MAGISTRATI: Nuovo procuratore di Milano accordo ancora difficile al Csm (Il Messaggero)

IL MESSAGGERO

Il vicepresidente Legnini: si voti giovedì
Nuovo procuratore di Milano
accordo ancora difficile al Csm

LA NOMINA
Lun.16 – ROMA È trascorso un mese da quando la commissione incarichi direttivi del Csm si è spaccata sulla nomina più importante: la prima poltrona della Procura di Milano. Ma l`accordo, per un ufficio reduce da una guerra e da sei mesi senza un capo, (Edmondo Bruti Liberati è andato in pensione a novembre) non si trova. Adesso è il vice presidente Giovanni Legnini ad insistere: pretende di votare giovedì, ultimo giorno utile per avere un
nome prima delle elezioni amministrative. Un gioco sul filo, perché le resistenze interne al Consiglio continuano ad essere molto forti.
Non è escluso che la decisione sul nuovo procuratore slitti a giugno. I tempi sono strettissimi, entro oggi i consiglieri dovrebbero depositare i pareri mancanti su due dei tre candidati ed entro domani il ministro Orlando dovrebbe esprimersi sui tre candidati: Francesco Greco, attuale procuratore aggiunto che coordina il pool reati finanziari, Alberto Nobili, l`altro aggiunto
milanese esperto di criminalità, e Gianni Melillo, ex procuratore aggiunto a Napoli e attuale capo di Gabinetto dello stesso ministro.
La vera lotta è tra Greco e Melillo. Ufficialmente i rinvii della nomina sono giustificati dalla “complessa” questione dei pareri su ogni candidato. Ma tornano alle memoria le recenti polemiche sulle pressioni per gli incarichi del Consiglio. Il parere su Greco, delegato alla consigliera Paola Balducci è già stato consegnato, quelli su Nobili e Meappaltati a magistrati esterni al Consiglio devono essere rivisti dai consiglieri e non sono ancora arrivati. Di fatto Greco ha già tre voti di vantaggio sugli altri, ma la nomina va bilanciata con le situazioni politiche e non sembra il nome più gradito. Per questo è probabile che la scelta avvenga dopo le elezioni.

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile