IL SOLE 24 ORE
Consiglio dei ministri. Primo sì al decreto legislativo
Conferma in arrivo per i giudici onorari
Milano. Andrea Orlando brucia i tempi e porta in Consiglio dei ministri il primo decreto di attuazione della delega sulla magistratura onoraria. Ieri il testo ha ricevuto il via libera e l’obiettivo è quello di arrivare all’approvazione definitiva entro le prossime settimane, prima che la situazione, da giugno, precipiti. Il provvedimento infatti propone il mantenimento in servizio, dopo verifica di conferma, per un primo mandato di durata quadriennale a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, dei giudici di pace, dei giudici onorari di tribunale e dei viceprocuratori onorari in servizio alla medesima data. Senza interventi, per dare un’idea, l’organico dei giudici di pace dal prossimo mese si ridurrebbe via via sino ad arrivare a fine anno a soli 27 giudici in servizio. Per il sottosegretario Cosimo Ferri «sta prendendo forma una riforma di sistema che consente di superare la logica emergenziale, creando una nuova magistratura onoraria senza compromettere la continuità del servizio né disconoscere, grazie all’articolata disciplina transitoria appena varata, la professionalità di coloro che da anni operano per la giurisdizione».
Dal 2003 a oggi – mette l’accento il ministero – la totalità dei giudici di pace e gran parte dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari sono stati mantenuti in servizio attraverso ripetuti interventi normativi di proroga annuale senza preventiva verifica di idoneità all’esercizio delle funzioni. La disciplina dei successivi tre mandati quadriennali viene riservata a un successivo decreto legislativo. Il giudizio di idoneità è affidato a una sezione autonoma del consiglio giudiziario (che assicura la piena rappresentanza anche dei viceprocuratori onorari) sulla base di una rapporto con il quale il capo dell’ufficio monitora la qualità del lavoro svolto dal magistrato tenuto anche conto delle statistiche sull’attività svolta. Per la redazione del rapporto sono esaminati, a campione, almeno 10 verbali di udienza e 10 provvedimenti relativi ai due anni precedenti. Non potranno essere confermati i magistrati onorari che hanno riportato due o più sanzioni disciplinari diverse dall’ammonimento e diventate ormai definitive. La procedura di conferma dovrà, quanto ai tempi, essere definita non oltre i 24 mesi dalla costituzione della sezione autonoma del consiglio giudiziario e i magistrati interessati resteranno in servizio fino alla definizione della procedura stessa. G.Ne.