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Giudici di Pace: nuove materie e soglie di competenza
Magistratura onoraria: via libera del Senato alla delega, esclusiva sulle materie di condominio, per le controversie su beni mobili si arriva a 30mila euro e a 50mila per i sinistri stradali
Cambiano le regole sulla competenza del Giudice di Pace: ieri il Senato ha approvato la legge delega di riforma della magistratura onoraria. Vengono estese le competenze sia in ambito civile che penale. Ecco le principali novità:
Civile: competenza per materia e valore
Le materie di competenza del giudice di pace vengono notevolmente estese. In particolare, viene prevista la:
– competenza pressoché esclusiva sulle controversie in materia condominiale;
– assegnazione dei procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose del debitore in possesso di terzi (il giudice di pace dovrà comunque seguire le direttive di un giudice togato indicato dal presidente del Tribunale).
– assegnazione di decisioni in volontaria giurisdizione sia sul versante generale, per i casi di minore complessità, sia sul versante delle successioni e comunioni;
Quanto invece alla competenza per valore si prevede:
– per le cause relative a beni mobili (e risarcimenti) il valore passa dagli attuali 5.000 a 30.000 euro;
– per le cause sul risarcimento del danno da veicoli stradali (o imbarcazioni), il valore passa dagli attuali 30.000 a 50.000 euro.
Inoltre, il giudice di pace potrà decidere secondo equità per tutte le cause di valore sino a 2.500 euro (attualmente il limite è di 1.100 euro).
Penale: nuovi reati
Venendo al settore penale, l’allargamento, disposto dopo l’approvazione di un emendamento da parte dell’Aula, prevede che i giudici di pace dovranno giudicare i reati di minacce, di furto a querela, di rifiuto a prestare le proprie generalità e su alcune infrazioni alla disciplina sulle autorizzazioni su fitofarmaci e additivi agli alimenti.
Durata dell’incarico
Il mandato standard sarà di quattro anni rinnovabile per una volta (otto anni quindi complessivi), mentre sarà di quattro quadrienni per chi si troverà già in servizio al momento dell’entrata in vigore del decreto delegato. Al termine dei due mandati a regime, lo svolgimento delle funzioni di magistrato onorario (compresi ovviamente i Got e i Vpo) rappresenterà un titolo preferenziale da fare valere per l’accesso tramite concorso nella pubblica amministrazione.