ITALIA OGGI
Ordinamento giudiziario in riforma
Verso la nuova giustizia
La riforma sull’ordinamento giudiziario entra nel vivo. Tra gli obiettivi del progetto di riforma, la riorganizzazione della geografia giudiziaria, l’aggiornamento dei profili per l’accesso alla magistratura e la valutazione di professionalità, mobilità e ripartizione delle competenze. Si è riunita nella mattinata di ieri la commissione per la riforma dell’ordinamento giudiziario, presieduta dall’avvocato Michele Vietti, alla presenza del ministro della giustizia, Andrea Orlando. I lavori, salvo proroga, dovranno dirsi conclusi entro il 31 dicembre 2015. La commissione dovrà predisporre un progetto di riforma, focalizzandosi sulla razionalizzazione del processo di revisione della geografia giudiziaria, tramite la riorganizzazione e la ridistribuzione delle corti d’appello, delle procure generali, dei tribunali ordinari e delle procure della repubblica. Parallelamente, si provvederà alla valorizzazione nella ripartizione delle competenze; dovranno essere rivisti l’accesso alla magistratura, il sistema degli illeciti disciplinari e delle incompatibilità dei magistrati, le valutazioni di professionalità e conferimento degli incarichi, la mobilità e i trasferimenti di sede e di funzione dei magistrati. Orlando ha quindi istituito una seconda commissione, avente l’incarico di elaborare uno schema di riforma della disciplina legale in materia di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. di Gloria Grigolon