ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA: Il Csm e le nomine: più merito, meno correnti (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Approvati i nuovi criteri
Il Csm e le nomine: più merito, meno correnti

Roma.  Più capacità manageriali, meno «spartizione correntizia» nella scelta
dei capi di procure e tribunali. Il plenum del Csm ha approvato le nuove
regole, con criteri oggettivi, per l`assegnazione degli incarichi direttivi e
semi direttivi e dovrà applicarle da subito, per i 165 posti messi a bando a
giugno. E il primo passo della annunciata autoriforma. «Il Csm – ha detto il vicepresidente, Giovanni Legnini – sta dimostrando di saper cambiare se stesso». Il testo prevede che gli uffici giudiziari vengono distinti in base alle dimensioni, e diverse sono le attitudini richieste. Nelle valutazioni conteranno i risultati ottenuti più che i titoli e sarà dato rilievo «speciale», come suggerito dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e non «prioritario», a chi ha fatto parte del Csm. C`è anche l`impegno, attraverso un ordine del giorno votato all`unanimità, a presentare a settembre una delibera sui magistrati-politici. I laici di centrosinistra chiedono alle Camere di limitare per legge il rientro in ruolo di chi ha fatto politica per un periodo lungo. Anche il Guardasigilli, Andrea Orlando, ha rilevato in proposito un «vuoto normativo che spero sia affrontato e risolto dal Parlamento». M.D.G.

 

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