IL CORRIERE DELLA SERA
L`emendamento per congelarla dopo la condanna di primo grado
Casson e lo stop alla prescrizione. Ma Ncd non ci sta
ROMA Al Senato, sulla riforma della prescrizione, la maggioranza rischia di spaccarsi. I relatori del Pd Casson e Cucca – hanno presentato un emendamento che va ben oltre il testo approvato a fine agosto 2014 dal governo e poi modificato dalla Camera. I due senatori del Pd propongono che i termini della prescrizione decorrano dal momento in cui la magistratura viene a conoscenza della notizia di reato e non più dal momento in cui il fatto è stato compiuto: «Pensate a un operaio che muore a causa dell`amianto, il tumore può insorgere anche dopo decenni…», spiega Felice Casson. Inoltre, i relatori del provvedimento, con un altro emendamento, puntano a congelare la prescrizione dopo la condanna di primo grado. Un salto notevole, questo, per gli alleati di Ncd. Tanto che il ministro Enrico Costa replica: «Non ci posso credere, voglio vederli questi emendamenti». In realtà tra i centristi – che al massimo sono disposti a tornare al testo più soft dell`agosto 2014 – circola la convinzione che la mossa del Pd vada letta in chiave preamministrative per strizzare l`occhio all`elettorato potenzialmente attratto dai grillini. Sempre ieri il Senato ha approvato il disegno di legge che introduce nell`ordinamento il reato di depistaggio. L`unico voto contrario è stato quello dell`ex ministro del Pdl, Matteoli. Ora il testo passa alla Camera.
D. Mart.