LA REPUBBLICA
Prescrizione, Orlando annuncia l`accordo
il voto in commissione però slitta ancora
ROMA. Per Andrea Orlando, il Guardasigilli, «l`accordo sulla prescrizione è fatto». Per Angelino Alfano, il ministro dell`Interno, «l`accordo non è lontano, ma ancora non c`è». Ancora una volta la guerra di posizioni sulla
prescrizione è durissima. Un braccio di ferro che dura da due anni. In queste ore siamo allo show down. Orlando preme per chiudere, almeno in commissione Giustizia al Senato, prima delle ferie. L`aula ormai slitta a settembre. Ma dentro Ncd si dibattono due anime, quella trattativista di Nico D`Ascola, presidente della commissione, e quella di Enrico Costa, il ministro della Famiglia.
Ieri mattina, in una riunione al Viminale, Alfano ha sposato la linea Costa, sì alla riforma ma a patto che rispetti «il principio del giusto processo». Prescrizione più lunga, ma garanzia di un`accelerazione dei tempi processuali. Al Senato – e potrebbe essere votata già oggi – è pronto il testo D`Ascola, che Orlando considera un buon compromesso. Prescrizione solo sospesa dopo il primo grado, 18 mesi di bonus in Appello e in Cassazione, ma soprattutto prescrizione più lunga, il massimo della pena più la metà, quando
ci sono delle interruzioni nel dibattimento, per i reati di corruzione. A quelli già indicati dalla Pd Ferranti alla Camera si aggiungono la corruzione per induzione e le truffe nella Ue. ll relatore Casson ha già bocciato la formula («Io non la voto». Non ha ritirato il suo emendamento (prescrizione “morta” dopo il primo grado ), da cui ha tolto la firma il co- relatore del Pd Cucca. Ma
ha aggiunto la sua il grillino Buccarella. LIANA MILELIA