LA REPUBBLICA
L’EMENDAMENTO. STOP INVECE DOPO LA SENTENZA DI PRIMO GRADO
Prescrizione, sì del M5S ai Dem
“Scatti da quando il pm sa del reato”
ROMA. Colpo di scena del Pd sulla prescrizione. Si fermi definitivamente dopo la sentenza di primo grado, ma soprattutto cominci a correre solo nel momento in cui «la notizia di reato viene acquisita o perviene nelle mani del
pm». Emendamenti di Felice Casson e Giuseppe Cucca, un ex giudice istruttore e un avvocato, relatori del Pd sulla riforma del processo penale. La `bomba” esplode alle 18 di ieri, quando al Senato, in commissione Giustizia, scade il termine per presentare le proposte di modifica.
Gli effetti politici, simultanei, sono due. Entusiasmo alle stelle di M5S che
si dichiara pronto a sottoscrivere la soluzione. I capigruppo grillini delle due
commissioni Vittorio Ferraresi ed Enrico Cappelletti dicono «la votiamo subito». Ncd resta esterrefatta. Al telefono, con l`aria evidentemente sorpresa, risponde il ministro della Famiglia Enrico Costa che da sempre segue la giustizia: «Quello che sento è veramente singolare. Voglio leggerlo perché non ci credo…». Ci resta di sasso il presidente della commissione Giustizia di palazzo Madama Nico D`Ascola che ha presentato emendamenti per mediare, come l`ipotesi di accettare la prescrizione lunga per la corruzione ( il lodo Ferranti approvato alla Camera), riducendola però dalla metà a un terzo. Malumore evidente.
E il sospetto che «il Pd voglia votarsi la legge con M5S…Vedremo come
faranno con le intercettazioni…il Pd rischia il replay delle unioni civili. Forse è
uno stratagemma per alzare il prezzo della trattativa con noi».
Casson e Cucca firmano 12 modifiche – sulle 800 complessive, oltre 300
di Forza Italia in chiave ostruzionistica – che cambiano la storia del ddl .
Prescrizione, intercettazioni (sì ai Trojan horse ma con paletti), notifiche via posta certificata solo ai difensori dopo una sola consegna cartacea all`imputato.
C`è quanto basta per svegliare una discussione “in sonno” da oltre un anno.
Sulla prescrizione la soluzione Casson-Cucca stride con quella del governo.
Lì l`orologio si fermava dopo il promo grado, con tre anni di bonus, due in Appello e uno in Cassazione. Casson-Cucca accolgono la proposta dei magistrati e del presidente dell`Anm Davigo: la prescrizione cessa di correre
dopo il primo grado, ma inizia a camminare solo quando il reato è stato scoperto e cominciano le indagini. Casson fa un esempio: «Se scopro oggi una morte per amianto il reato è già prescritto, ma se la prescrizione comincia a correre da quando lo scopro tutto cambia».
Le sorprese di Casson-Cucca proseguono con le intercettazioni. La delega
del governo di sole 18 righe si amplia e prevede in dettaglio cosa deve fare il
pm di fronte a conversazioni non utili per provare il reato, ma soprattutto c`è
un paletto importante con il richiamo «ai principi adottati dalla Corte di Strasburgo sulla libertà di stampa e il diritto dei cittadini all`informazione». LIANA MILELLA