ITALIA OGGI
Cassa agrotecnici, pensioni più ricche
Via libera del ministero del lavoro alla super rivalutazione dei contributi versati alla cassa degli agrotecnici. L’annuncio è arrivato, ieri, direttamente dal collegio nazionale di categoria. L’ok ministeriale consente di rivalutare i contributi versati dai professionisti iscritti alla cassa di previdenza in misura superiore a quella prevista dalla legge, per gli anni dal 2011 al 2013 (gli anni 2014 e 2015 sono ancora in attesa dell’autorizzazione ministeriale). In particolare, per l’anno 2011 i contributi sono rivalutati del 2,4247% invece dell’1,6165% previsto per legge; per l’anno 2012 dell’1,7016% invece dell’1,1344% previsto per legge; per l’anno 2013 dell’1,50% invece dello 0,1643% previsto per legge (per ciascuno degli anni 2014 e 2015, in attesa dell’autorizzazione ministeriale, la cassa ha previsto una rivalutazione dell’1,50% invece dello 0% per il 2014 e dello 0,5058% per l’anno 2015). Gli effetti delle decisioni sulle future pensioni, spiega il comunicato, sono straordinari: il 158% di rivalutazione in più per gli agrotecnici (nel caso di un montante pari a 100 mila euro) rispetto a chi e iscritto a un’altra cassa professionale che usa il sistema generale di rivalutazione Pil/Istat. «Questo miracolo previdenziale», si legge nel comunicato, «e stato reso possibile dai risultati positivi ottenuti dalla cassa e dalla sentenza del Consiglio di stato n. 3859/2014 che ha riconosciuto alla gestione previdenziale degli agrotecnici margini d’autonomia di cui possono avvalersi tutte le altre casse». Il comunicato evidenzia, poi, che l’incremento dei montanti, è stato deciso senza alcun costo aggiuntivo e va incontro al problema della sostenibilità del sistema previdenziale. «Gli attuali calcoli del governo», si legge nel comunicato, «evidenziano come, stante l’attuale sistema di calcolo contributivo, il tasso di sostituzione a fine vita lavorativa per i liberi professionisti non supererà il 30%». Carla De Lellis