PREVIDENZA: Cassa Forense tiene (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

La corte dei conti sul bilancio dell’ente

Cassa forense tiene

Tengono i conti di Cassa forense. Sono, infatti, positive le risultanze che emergono dalla verifica sui conti dell’ente di previdenza per il biennio 2012 -2013. Grazie ai provvedimenti presi negli anni scorsi, le misure introdotte sia dal lato delle contribuzioni, sia dal lato delle prestazioni tendono sempre più a migliorare l’equilibrio della gestione. Anche se, sotto questo ultimo profilo, le risultanze attuariali, per il periodo che va dal 2043 al 2049, fanno emergere un saldo attuariale negativo. Questo è quanto rilevato dalla Sezione centrale di controllo sugli enti della Corte dei conti, nel testo della deliberazione n. 62/2015, con cui si rende noto l’esito del referto effettuato sul biennio 2012-2013 di Cassa forense. Per la magistratura contabile, la riforma previdenziale che ha interessato l’ente e che ha avuto il suo apice nel 2009, ha portato netti miglioramenti per raggiungere l’equilibrio della gestione. Nonostante questo, però, si ammette che nonostante i miglioramenti registrati nelle precedenti proiezioni, le risultanze attuariali oggi verificate fanno emergere un saldo previdenziale negativo nel periodo 2043-2049. Non dovrebbe essere nulla di grave, «in quanto», rileva la Corte, «con l’emanazione del regolamento che impone l’iscrizione obbligatoria e la contribuzione minima per tutti a partire dal gennaio 2014, le proiezioni dovrebbero tornare sul binario giusto». Sulle altre poste della gestione, la Corte riferisce in senso positivo. Nel biennio considerato, infatti, il tasso di crescita del numero degli iscritti attivi è sempre rimasto superiore a quello dei trattamenti pensionistici erogati; resta stabile il saldo tra le entrate contributive e le prestazioni erogate; oscilla l’avanzo di esercizio che nel 2012 aumenta del 69,79%, mentre nel 2013, diminuisce del 10,82% attestandosi a 831 milioni di euro. Una diminuzione che la Corte attribuisce al ridimensionamento delle rettifiche positive operate sugli investimenti mobiliari della Cassa. Ottime, poi, le performance del patrimonio netto che, nel 2013, si attesta a 7,06 miliardi di euro (15,97% rispetto al 2012). Quanto agli aspetti più specifici della gestione, la Corte rimarca ancora che si notano «difficoltà nella fase di riscossione dei crediti da parte della Cassa», il che la porta a segnalare ai vertici «una rinnovata attenzione al problema». Tra i crediti vantati, infatti, la voce di maggior consistenza è quella rappresentata dai crediti verso gli iscritti e concessionari che, nel 2013, si attesta a 190,7 milioni. Antonio G. Paladino
Data: 10/06/2015

Foto del profilo di admin-oua

admin-oua