PREVIDENZA: Cassetto previdenziale Inps in tilt (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Professionisti. I consulenti del lavoro denunciano un malfunzionamento che dura da una settimana
Cassetto previdenziale Inps in tilt

Il cassetto previdenziale dell’Inps è sostanzialmente «bloccato» da almeno una settimana, rendendo difficoltosa l’attività degli intermediari. L’accusa arriva dai Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro (Cno) ed è stata formalizzata in un comunicato emesso ieri a cui hanno fatto seguito alcune precisazioni dello stesso Istituto.
Secondo i professionisti da giorni ormai non si riesce ad aprire quella che attualmente è ormai l’unica finestra per comunicare con le sedi dell’Istituto, con la conseguenza che diventa impossibile richiedere, ad esempio, l’attribuzione dei codici di autorizzazione grazie ai quali poter «interloquire per il rilascio del Durc online».
«Il cattivo funzionamento del cassetto previdenziale non è ormai un caso isolato, ma si presenta frequentemente e ciclicamente – ha sottolineato ieri il vicepresidente del Cno, Vincenzo Silvestri – e questo fatto ci impedisce di operare. Per meglio comprendere il nostro disagio va tenuto presente che l’Istituto ha spostato tutti i suoi rapporti a livello telematico e che di fatto non c’è più alcuna possibilità di istruire una pratica o prendere un appuntamento senza il cassetto previdenziale. Si tratta di una scelta condivisibile, perché ci permette di lavorare senza doverci spostare fisicamente, ma solo a patto che il sistema funzioni».
Da parte sua l’Inps – dopo essersi scusato con gli utenti per i disagi derivanti dal disservizio e aver sottolineato che «la problematica è stata risolta» – ha evidenziato che «le anomalie tecniche riscontrate hanno riguardato esclusivamente una parte del cassetto previdenziale e non hanno avuto impatto sugli altri servizi riservati ai consulenti del lavoro ed alle aziende, che risultavano regolarmente funzionanti, fra cui il Durc online. Nel periodo segnalato – è stato chiarito – risultano pervenute circa 62mila richieste di Durc, di cui circa 10mila in data odierna (ieri per chi legge, ndr)». Per l’Istituto, inoltre, «nell’ambito del cassetto previdenziale, il disservizio risultava esclusivamente a carico di due funzionalità del menu “Contatti”, e precisamente: per la voce “Lista richieste”, che consente di consultare le richieste inviate, limitatamente alla possibilità di filtrare i risultati in base ad alcune tipologie di oggetto; per la voce “Nuova richiesta” limitatamente alla possibilità di selezionare alcune tipologie di oggetto per l’invio di una comunicazione (nel periodo di riferimento risultano comunque pervenute oltre 14mila richieste tramite questa funzionalità)».
Quello relativo al cassetto previdenziale secondo i professionisti non è, comunque, l’unico disservizio che sono costretti ad affrontare quando si rapportano con l’Inps: gli intermediari hanno denunciato anche «i ritardi che l’Istituto (assieme al ministero del Lavoro) accumula sulle istruzioni operative di importanti provvedimenti di legge», proprio mentre «in questo momento economico e sociale le imprese hanno bisogno di risposte veloci e certe». Fra le istruzioni ancora sospese – «a titolo esemplificativo e non esaustivo», hanno precisato i consulenti – possono essere citate quelle relative «al codice esclusione ticket licenziamenti edilizia e cambi appalto, alla procedura sgravio disabili, al bonus occupazionale garanzia giovani, al part-time e pensionamento, alla Cigo e al contributo addizionale che impedisce il conguaglio della stessa dal 22 settembre 2015». Mauro Pizzin

Foto del profilo di Andrea Gentile

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