IL SOLE 24 ORE
Commercialisti, il ravvedimento riduce le sanzioni
Sab. 27 – Bormio. Per i dottori commercialisti più welfare e un sistema sanzionatorio più equo. A comunicare le novità introdotte negli ultimi tempi dalla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti è stato il suo presidente Renzo Guffanti, presente ieri a Bormio al Forum territoriale alta Lombardia.
«Prima chi pagava anche con solo due giorni di ritardo – spiega Guffanti – se non faceva il ravvedimento spontaneo si vedeva arrivare la cartella esattoriale e veniva sanzionato come chi non aveva pagato; ora abbiamo introdotto un avviso bonario che consente di mettersi in regola entro 30 giorni pagando una sanzione ridotta. E non è tutto, ora il ravvedimento è possibile anche per chi, avendo chiesto la rateizzazione, salta una rata». Le nuove regole, più flessibili, si applicano per i versamenti successivi al 15 novembre 2015.
La Cassa ha anche avviato un importante lavoro di semplificazione e i sette regolamenti gestionali attualmente in vigore sono stati sintetizzati in un regolamento unico ora in attesa dell’approvazione dei ministeri e che, se nulla osta, sarà operativo dal 2017.
Importanti novità riguardano il welfare: «l’accesso alle prestazioni di assistenza – spiega la consigliera Monica Vecchiati – ora è più facile perché è stata sensibilmente alzata la soglia di reddito per accedere agli aiuti, che ora è di 38mila euro per il singolo e che aumenta fino a 58mila per nuclei familiari di quattro o più persone, inoltre è sufficiente essere iscritti da un anno alla Cassa e non più da tre anni». Va sottolineato che il reddito massimo per rientrare tra i soggetti considerati in “stato di bisogno” sale molto in caso di figli portatori di handicap.
Tra le novità di gestione, presentate ieri dal vicepresidente di Cnpadc Giuseppe Grazia, c’è l’avvio della selezione per un nuovo fondo immobiliare, Secondo Re, che si andrà ad affiancare al Primo Re, partito poco meno di due anni fa con una dotazione di 300 milioni di cui 180 sono stati già investiti e registrato, nel 2015, un rendimento superiore al 6%, quando quello medio degli immobili della Cassa – acquistati quando l’ente era ancora pubblico – è dell’1,2%. Nel nuovo fondo saranno conferiti immobili della Cnpadc per 20 milioni di euro. Federica Micardi