PREVIDENZA: Inarcassa: 2 mln di euro per i professionisti infortunati (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Inarcassa: 2 mln di euro per i professionisti infortunati

Ammonta a «poco meno di due milioni di euro» il valore del «paracadute» che (nell’ultimo anno) Inarcassa ha garantito a ingegneri e architetti, la cui attività professionale s’è interrotta a causa di un infortunio. Prestazioni, queste, erogate mentre la crisi economica falciava ancora i redditi delle due categorie.
A sottolinearlo il vicepresidente dell’Ente previdenziale, Franco Fietta, partecipando ieri pomeriggio, a Roma, alla VII Giornata per la sicurezza nei cantieri, promossa da Federarchitetti, nel corso di un dibattito che ha toccato tanto i «nodi» della professione (spazi di mercato sempre più ristretti, bassi compensi quando si accettano incarichi come quello di responsabile per la sicurezza, assenza dai tavoli decisionali delle istituzioni), quanto il fenomeno degli incidenti, le cui dimensioni si sono sì ridotte, è stato evidenziato, ma anche in virtù della contrazione occupazionale dovuta alla congiuntura negativa. Secondo il numero due di Inarcassa, numerose prestazioni di welfare concepite e messe in atto sono dedicate a colmare il «gap» nelle tutele sociali che, di fatto, «esclude i liberi professionisti dalle garanzie offerte dallo stato ai lavoratori dipendenti, come quelle dell’Inail in caso di incidenti nei luoghi di lavoro»; in questa direzione, ha riferito, l’ultimo stanziamento è stato pari a un milione 888.503 euro, somma con cui sono state coperte le «indennità per inabilità temporanea, erogate in caso di incapacità assoluta, superiore ai 40 giorni, a svolgere l’attività di architetto e ingegnere», a seguito di «infortunio, o malattia». Globalmente, Inarcassa «nel 2015», ha detto a ItaliaOggi Fietta, ha destinato agli interventi assistenziali per la platea di almeno 167 mila iscritti «una somma pari a circa 100 milioni, includendo la polizza sanitaria, che da sola ne vale 15». Un sostegno importante, ha sottolineato, giacché dal 2007 al 2015, il «mix» fra discesa del pil e contrazione del comparto delle costruzioni s’è riflesso sui guadagni di ingegneri e architetti. E li ha accorciati in media del 36%. Simona D’Alessio

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