ITALIA OGGI
Il bilancio 2015 della cassa giornalisti
Inpgi in rosso per 112 milioni
Avanzo gestionale di 21 milioni di euro, cui fa da contraltare il disavanzo della gestione previdenziale, che ammonta a 111,9 milioni. È quanto si legge nel bilancio 2015 dell’Inpgi (Istituto di previdenza della professione giornalistica), approvato ieri dal nuovo Consiglio di amministrazione, che risente considerevolmente della crisi del comparto dell’editoria. Il passivo, ha spiegato la Cassa presieduta da Marina Macelloni, deriva da «un ulteriore peggioramento» degli indicatori principali dell’attività caratteristica dell’Ente: i rapporti di lavoro subordinato si contraggono del 5,82% (un taglio di 956 unità rispetto all’anno prima) con un conseguente calo della contribuzione corrente pari a circa 9,7 milioni (-2,8) al confronto con il 2014. A salire, invece, la spesa per le pensioni (+3,8% pari a 461 milioni) e per gli ammortizzatori sociali con 37,4 milioni (+3,3% rispetto al 2014), tuttavia, ha sottolineato il nuovo vertice, «una prudente e diversificata gestione patrimoniale ha consentito di realizzare plusvalenze per 90,2 milioni che hanno portato al positivo risultato finale».
Quanto alla Gestione separata, che si nutre dei versamenti dei giornalisti collaboratori, gli indicatori si presentano «solidi», giacché l’avanzo di gestione nel 2015 è risultato pari a 39,627 milioni, mentre la gestione previdenziale ha registrato un avanzo di 43,604 milioni, con un salto in avanti 5,84% al confronto con l’anno passato; sul fronte del patrimonio, poi, l’avanzo è stato di 5,621 milioni, al netto delle plusvalenze non realizzate.
La congiuntura negativa pesa, dunque, sui conti dell’Inpgi, ha commentato Macelloni, parlando, però, di «un bilancio di transizione, in attesa dei primi effetti positivi delle misure» adottate nel luglio 2015 e entrate in vigore a gennaio, che «porteranno un incremento delle entrate stimato in circa 23 milioni». Simona D’alessio