ITALIA OGGI
La previdenza dei medici ritorna in utile
Nel 2014 sono positivi gli utili di esercizio conseguiti dall’Ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri (Enpam). Dopo la flessione di tre anni fa, infatti, l’utile ha fatto registrare una crescita del 2,5 %. Dall’altro versante, pur rimanendo superiore all’unità, si deve sottolineare un peggioramento del rapporto tra contributi e spese previdenziali. Queste alcune considerazioni che la sezione centrale sul controllo sugli enti della Corte dei conti ha reso note con la deliberazione n. 4072016, con cui si fa luce sulla gestione 2014 della Fondazione oggi guidata da Alberto Oliveti.
La Corte ha sottolineato la positività sui risultati di gestione degli interventi attuati dai vertici Enpam in materia previdenziale. Tra questi, si ricorda l’innalzamento graduale dell’età di vecchiaia, dai 65 anni previsti a fine 2012, di sei mesi ogni anno fino ai 68 anni previsti a decorrere dal 2018 e l’incremento graduale dell’aliquota contributiva. Nel 2014, ha rilevato la magistratura contabile, le entrate contributive nel loro complesso risultano in aumento. Circostanza, questa, che può essere attribuita agli effetti della riforma previdenziale di cui sopra, posto che il rapporto fra il numero degli iscritti complessivi e il numero delle pensioni, a fine 2014, risulta stabile rispetto al 2013, attestandosi su un valore di 3,4. Ma vi è da rilevare che anche la spesa previdenziale è in crescita, in misura più che proporzionale rispetto alle entrate contributive. Questi due fattori hanno determinato un saldo previdenziale ancora in diminuzione. Il rapporto fra le due grandezze, infatti, si attesta a fine 2014 sul valore di 1,75, inferiore a quello raggiunto in ciascuno dei due anni precedenti. Permane una forte esposizione sul mercato dei titoli strutturati. Al 31 dicembre del 2014 si hanno in portafoglio 58 titoli, per un costo complessivo di 2,1 mld di euro per un controvalore di 2,3 mld. Sebbene si tratti di scelte attribuibili al passato, la Corte evidenzia come l’esposizione dell’Enpam su questo versante si stia ridimensionando, sottolineando, altresì, la necessità che la gestione finanziaria sia costantemente monitorata e che le scelte vengano indirizzate verso la sicurezza dell’investimento. Infine, un cenno al contenzioso che, soprattutto per la componente relativa ai giudizi in materia previdenziale, risulta in aumento. Ciò ha fatto sì che al 31/12/2014, l’Enpam abbia accantonato a tal fine 8 mln di euro nel «fondo rischi diversi». Antonio G. Paladino