IL SOLE 24 ORE
Previdenza. I neo-eletti a luglio sceglieranno il Cda
Oggi commercialisti al voto per eleggere i delegati della Cassa
Oggi i dottori commercialisti sono chiamati a votare i nuovi delegati della Cassa nazionale di previdenza.
Si tratta del primo passo per il rinnovo dei vertici dell’ente previdenziale, oggi guidato da Renzo Guffanti.
Al voto sono chiamati i 64.921 iscritti, che sono stati suddivisi tra 96 circoscrizioni costituite ispirandosi alla nuova geografia giudiziaria; ogni circoscrizione avrà un determinato numero di delegati da eleggere a seconda dell’area geografica e della densità di professionisti presenti.
La circoscrizione con più alto numero di delegati è Roma, che ne conta 12, seguono Milano con 11, poi Torino e Napoli con 5. I candidati sono 289 tra i quali saranno eletti i 150 delegati; a luglio i delegati neoeletti dovranno votare gli otto membri del Consiglio di amministrazione (il nono è scelto dal ministero).
L’affluenza in passato è stata variabile, bassissima nelle circoscrizioni dove il numero di candidati corrisponde al numero di delegati che devono essere eletti, ed elevata quando invece c’è competizione.
La partita dovrebbe essere agguerrita a Torino che conta 5 delegati e 11 candidati, a Roma dove i candidati sono 28 per 12 posizioni, un po’ meno serrata a Milano dove sono 18 a contendersi gli 11 posti disponibili.
A Napoli dei sei candidati solo uno resterà fuori. La sfida più difficile è a Trani dove per un posto ci sono cinque aspiranti.
Nessuna competizione ci sarà per 29 circoscrizioni dove il numero dei delegati da eleggere corrisponde al numero dei candidati.
È possibile votare dalle 8 alle 19, e la sede dove si svolgono le elezione nella quasi totalità dei casi – tra le eccezioni c’è Roma – coincide con quella dell’Ordine locale; l’elenco delle 144 sedi elettorali è disponibile sul sito della Cassa.
In questi giorni, sotto la spinta del clima elettorale, sta tornando in auge la spinosa questione di una possibile fusione tra la Cassa dei dottori commercialisti e quella dei ragionieri. Sul tema Renzo Guffanti, attuale presidente, è chiaro: «Questa ipotesi è argomento chiuso, posto che la Cassa ha già da tempo verificato che non sussistono le condizioni patrimoniali, economiche e tecniche per l’unificazione». E spiega: «La Cassa dottori commercialisti avrebbe solo da perdere, trovandosi ad assorbire un deficit generato da altri, che ne minerebbe alla radice la sua stessa sostenibilità finanziaria».
Il tema fusione quasi certamente si ripresenterà a luglio quando i 150 delegati dovranno eleggere gli otto componenti del Cda, che a loro volta, a settembre, eleggeranno il nuovo presidente. Per ora le candidature – ufficiose – sono quelle di Walter Anedda e di Antonio Pastore (entrambi in passato già alla guida dell’Ente). Federica Micardi