LA REPUBBLICA
Berruti: “Una tappa che può modernizzare il Paese”
ROMA. «Un processo che elimina l`economia dell`inefficienza e quindi aiuta l`Italia a correre». Giuseppe Maria Berruti è stato il presidente della commissione voluta dal Guardasigilli Orlando per riscrivere il codice di procedura civile. Da un mese Berruti è diventato commissario alla Consob ma resta legato al “suo” codice, «una tappa importante per modernizzare il Paese».
Può un codice aiutare un Paese a “correre” di più? «Oggi il processo è oggettivamente un freno all`economia e agli scambi. Non consente decisioni
attuali sulle controversie e gli assetti del mercato e fornisce visioni giuridiche assurdamente distanti dalle esigenze reali».
Cambiare le norme che vantaggio dà? «Quello di mettere avvocati e
giudici di fronte alla realtà economica e sociale che ha fatto nascere la lite. Il giudice deve sapere che la sua decisione non è un epitaffio, ma un atto che regola un pezzo di vita delle persone. I processi inutili devono “morire” e le cause devono essere decise quando la soluzione è utile».
La riforma è molto ampia. Il punto più importante? «Numeri pazzeschi, che incentivano cause inutili e dilatorie, frustrano il giudice intelligente e l`avvocato serio. Imporre a questi professionisti del processo di
tenere sempre davanti agli occhi, con piena conoscenza dei suoi particolari, i termini di una controversia, significa assicurare una decisione consapevole.
Concentrare nelle mani del giudice le decisioni sull`istruttoria da compiere significa stimolarne responsabilità e diligenza».
Tribunali dei minori. Alla Camera sono stati eliminati. Lei non è d`accordo vero? «Diciamo che la scelta della mia commissione era stata diversa. In particolare, noi mantenevamo questi tribunali e soprattutto la loro competenza per le adozioni. Prevedevamo un forte potenziamento del tribunale della famiglia e della persona per tutte le questioni che riguardano questi soggetti inclusa la dichiarazioni di stato di abbandono. Il Parlamento ha deciso diversamente. Il rischio è che si determini addirittura
un disordinato sovrapporsi di competenze tra gli attuali giudici della famiglia e gli attuali giudici dei minorenni».
Ma questo codice quando entrerà in vigore? «Se la delega sarà rapidamente approvata gran parte delle norme di attuazione sono già state
predisposte dalla mia commissione e consegnate al ministro. Per il resto egli saprà come muoversi». (l. mi.)