IL SOLE 24 ORE
Scommessa sulla velocità imposta per legge
di Sergio Chiarloni
La recentissima approvazione da parte della Camera della legge delega per l’efficienza del processo civile si segnala per l’analitica indicazione dei principi direttivi rispetto all’eccessiva genericità del disegno governativo.
Due importanti interventi riguardano l’ordinamento giudiziario: l’ampliamento della competenza attribuita alle sezioni specializzate per l’impresa e il mercato e l’istituzione delle sezioni circondariali e distrettuali specializzate per la persona, la famiglia e i minori con contestuale soppressione del Tribunale dei minorenni. Soprattutto del c.d. tribunale della famiglia si sentiva da tempo l’esigenza, ora soddisfatta anche grazie a una migliore articolazione del contraddittorio a tutela del diritto di difesa delle parti, in particolare nelle controversie relative alla filiazione e alla potestà genitoriale, nonché grazie all’attribuzione di una serie di competenze prima del Tribunale dei minorenni e ora sottratte alle sezioni distrettuali, che vanno a sostituire quest’ultimo Tribunale con le medesime competenze residue. Difficile capire il perché di questo cambio di incardinamento. Solo per cambiare un nome? Avremo così due sezioni della medesima Corte d’appello, una di primo e una di secondo grado. Quest’ultima si dedicherà prevalentemente all’appello delle sentenze penali emanate dai colleghi della prima sezione. Molto meglio sarebbe stato lasciare il Tribunale dei minorenni in sede distrettuale.
Con riferimento al processo di primo grado notiamo il comando di velocità rivolto ai giudici, che non sappiamo fino a che punto vorrà (o potrà) essere obbedito. Significativa l’imposizione del procedimento sommario al giudice unico di primo grado. È facile immaginare le proteste degli operatori, anche per il grande potere attribuito al giudice nella disciplina delle cadenze processuali, in un ambiente culturale poco avvezzo ai profili inquisitori delle procedure. Senza contare il poco entusiasmo nei confronti dell’istituto, dimostrato finora sia dai giudici che dagli avvocati.
Con riferimento al processo di secondo grado, viene estesa l’inammissibilità dell’appello per improbabilità del suo accoglimento anche alle ipotesi del primo grado svoltosi col rito sommario, certo a causa dell’enorme aumento del loro numero. Una stranezza da segnalare è l’eventualità che sia un giudice unico a decidere l’appello nei confronti di una sentenza di primo grado emanata da un giudice collegiale, nel caso possibile ai sensi della delega, anche se speriamo improbabile, che il legislatore delegato attribuisca «ridotta complessità giuridica» e «contenuta rilevanza economico sociale delle controversie», per esempio alle riduzioni di legittima di scarso valore. Perché non restringere da subito la scelta dell’appello monocratico alle cause decise in primo grado con il rito sommario?
Con riferimento alla Cassazione abbiamo l’opportuna soppressione della cosiddetta adunanza filtro per la decisione in camera di consiglio e l’altrettanto opportuna possibilità di formazione dei collegi ricorrendo ai magistrati addetti all’Ufficio del massimario.
Con riferimento al processo esecutivo va segnalata l’introduzione di un dovere di verità del debitore «sulla composizione del proprio patrimonio» penalmente sanzionato, in un sistema che non conosce invece un dovere di verità delle parti nel processo di cognizione, analogo a quello previsto negli ordinamenti di common law.
Il legislatore stabilisce che gli interventi previsti debbono avvenire senza oneri per le finanze dello stato. Purtroppo il disservizio della giustizia civile nel nostro Paese non dipende che in minima parte da insufficienze delle discipline processuali. Sono le strutture a soffrire, soprattutto in termini di personale, come è indirettamente dimostrato sia dalle statistiche europee che ci dicono essere i nostri giudici tra i più produttivi del continente in termini di provvedimenti emanati, sia dai cantieri delle riforme processuali aperti dai lontani anni novanta, senza che si siano visti finora risultati apprezzabili.