IL SOLE 24 ORE
Procedura civile. Oggi il voto finale
Sulla delega la Camera chiude l’esame del testo
Milano. La Camera chiude l’esame del disegno di legge delega sulla riforma del Codice di procedura civile. Il voto finale, dopo le dichiarazioni, è previsto per oggi. Nel corso del pomeriggio e della serata di ieri le votazioni sono andate avanti ritmi serrati e hanno portato all’approvazione di una serie di emendamenti. Tra questi il fatto che non potrà essere fissata oltre tre mesi l’udienza di prima comparizione delle parti del rito semplificato di primo grado nei procedimenti civili. In base al testo approvato, le controversie più semplici saranno decise dal giudice monocratico solo con il rito semplificato di cognizione, mentre le altre andranno al tribunale collegiale secondo il rito ordinario.
Sulla base di un emendamento proposto dai Pd David Ermini e Walter Verini poi il rito semplificato di cognizione di primo grado sarà definito con sentenza che contenga una concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione.
Tra le modifiche dell’Aula anche l’attribuzione al Governo, della decisione su quali saranno i casi in cui potrà essere estesa la negoziazione assistita tra avvocati per le cause di lavoro. In ogni caso, si stabilisce che comunque la negoziazione non sarà condizione di procedibilità. Il processo verbale di conciliazione del giudice costituirà titolo esecutivo idoneo alla trascrizione quando prevede vicende traslative, costitutive o modificative di diritti reali immobiliari.
Sul versante organizzativo, uno dei cardini è rappresentato dal potenziamento delle sezioni specializzate in materia di impresa, ridenominate sezioni specializzate per l’impresa e il mercato. Oltre alle cause attuali, si occuperanno tra l’altro di concorrenza sleale e pubblicità ingannevole e, su emendamento dell’Aula, comparativa, di class action e appalti pubblici rientranti nella giurisdizione del giudice ordinario e di tutte le controversie societarie anche se relative a società di persone.
Al termine dei lavori il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri ha sottolineato come «con la riforma il Governo vuole semplificare il processo civile, specializzare i magistrati e responsabilizzare gli attori del processo. L’intervento aiuterà anche le imprese, garantendo la stabilità e la competitività richieste per la crescita economica, aumentando anche l’attrattiva del nostro mercato per gli investitori internazionali».
Nel dettaglio «le norme della delega andranno ad incentivare ulteriormente le misure deflattive della negoziazione assistita e le soluzioni stragiudiziali delle Adr. Uno strumento importante che viene valorizzato è proprio quello della conciliazione davanti al giudice, prevedendo delle conseguenze per le parti che, senza un giustificato motivo, non si presentino al tentativo di risoluzione della controversia oppure si rifiutino di mettere in atto questo tentativo. I dati dimostrano che la litigiosità degli italiani sta calando, a dimostrazione che il cittadino sta utilizzando in modo significativo strumenti stragiudiziali per risolvere eventuali controversie». Giovanni Negri