IL SOLE 24 ORE
Il ddl sul processo penale in aula Senato il 26 luglio
Sulla carta, l’Aula del Senato potrà cominciare a occuparsi del ddl sul processo penale (e quindi anche di prescrizione, intercettazioni ecc) a partire dal 26 luglio, e potrà farlo anche qualora non ne fosse concluso l’esame in commissione Giustizia, ipotesi probabile perché anche questa settimana non si vota sugli oltre 700 emendamenti ma soltanto dalla prossima. In tal caso, il testo andrebbe in Aula senza relatori (Casson-Cucca del Pd) e nella versione originale della Camera, cioè senza la parte sulla prescrizione, che è stata accorpata al ddl sul processo penale strada facendo. Ma, uscita dalla porta, la prescrizione rientrerebbe dalla finestra sotto forma di emendamento del governo in Aula. Che avrebbe due settimane di tempo per approvare il testo e spedirlo alla Camera per il sì definitivo a settembre.
È più o meno questo lo scenario che si prefigura se effettivamente avrà seguito quanto stabilito ieri dalla Conferenza dei capigruppo, su richiesta del Pd, cioè la calendarizzazione in Aula del ddl sul processo penale per la fine di luglio. Politicamente, però, la situazione è ancora incerta e la trattativa sulla prescrizione ancora bloccata con l’impuntatura di Ncd sulla «norma acceleratoria» di cui ha riferito Il Sole 24 Ore il 7 e l’8 luglio (se in appello non si arriva a sentenza entro i 18 mesi di sospensione, si perde il bonus). Ora la palla è direttamente nelle mani di Orlando e di Alfano.