IL CORRIERE DELLA SERA
Mossa del governo sulla mina registrazioni
Giornalisti e investigatori saranno esclusi dal divieto di utilizzare audio e video ottenuti in modo fraudolento
Oggi l`emendamento, Orlando vorrebbe separarlo dalla delega sulle intercettazioni. Boschi: nessun bavaglio
lun.27 – ROMA Separare la norma sulle «registrazioni fraudolente tra
privati» dalla delega al governo sulle intercettazioni, per mettere fine alla confusione che si è creata ed evitare che il dibattito si annodi su una questione che poco o nulla ha a che vedere con l`attività di investigatori e
magistrati. È l`ipotesi che si fa strada nel governo dopo le polemiche sull`ormai famoso «emendamento Pagano» e la presunta «legge bavaglio». Tornando all`idea originaria di creare un nuovo reato a sé, staccandolo dalle disposizioni impartite dal Parlamento all`esecutivo per regolamentare l`uso
e la diffusioni delle intercettazioni. Tuttavia, se pure si dovesse scegliere questa soluzione, la nuova norma verrebbe comunque riformulata, per salvaguardare il lavoro dei giornalisti e delle altre «professioni autorizzate»,
e garantire l`utilizzo delle registrazioni a fini di giustizia (la dimostrazione di reati). Dunque specificando meglio che carpire un colloquio a insaputa
di uno o più interlocutori diventa illegale solo se l`obiettivo è unicamente quello di recare danno alla reputazione di una persona, diffamandola. C`è
chi dice che si tratterebbe di una riforma inutile, perché esistono già sanzioni per chi diffama (anche attraverso registrazioni segrete) e la legge sulla privacy.
Ma il governo, compreso il ministro della Giustizia Andrea Orlando che sta valutando l`ipotesi di sganciare questa norma dalla delega, considera giustificata una stretta; partendo dal presupposto che se per chiedere al giudice l`autorizzazione a intercettare una persona il pubblico ministero e gli
investigatori devono prima raccogliere indizi a suo carico, a un comune cittadino non può essere consentito di carpire colloqui privati, per esempio nelle abitazioni altrui. Ma il ministro Boschi ribadisce: «Non ci sarà
nessun bavaglio».
Il responsabile Giustizia del Pd, David Ermini, è pronto a presentare stamane l`emendamento che dovrebbe chiarire la possibilità di continuare a registrare nell`ambito dell`esercizio di alcune professioni. Possibile anche una riduzione o addirittura l`eliminazione della pena detentiva. Poi bisognerà vedere se prevarrà l`idea del ministro Orlando di far approvare la nuova norma dal Parlamento, staccandola dalla delega sulle intercettazioni, oppure lasciarla nella delega.
Non appena la riforma del processo penale sarà approvata – certamente in autunno, per i possibili ritardi alla Camera ma anche per via del successivo
passaggio al Senato – il governo si metterà al lavoro per tradurre in pratica la indicazioni delle Camere.
A settembre il Guardasigilli insedierà la commissione di studio che dovrà riscrivere le regole, e si troverà ad affrontare l`argomento chiave: che cosa potrà essere pubblicato del materiale giudiziario non più segreto, e che cosa no. Il problema non dovrebbe porsi per le ordinanze di arresto o i decreti di perquisizione, bensì per il resto degli elementi raccolti nel corso dell`indagine
e resi noti alle parte del processo.
Ci sono autorevoli proposte che suggeriscono di mantenere il segreto, almeno fino al rinvio a giudizio, di ciò che non è stato inserito nei provvedimenti dei
magistrati, ma lo stesso ministro Orlando ha più volte ribadito le proprie perplessità sul principio di non consentire la pubblicazione di qualcosa che
di per sé non è segreto. Sarà quello il nodo cruciale della riforma. Giovanni
Bianconi
Così all`estero
In Francia
Come per le intercettazioni, permesse ma con procedure di autorizzazione rigide, anche per le registrazioni video e audio fatte di nascosto in Francia le norme rimangono in equilibrio fra i diritti dell`informazione e individuali. È l`interesse pubblico il principio alla base del ricorso di registrazioni all`insaputa, che possono essere diffuse se si tratta dell`unico modo di ottenere quelle informazioni
Negli Stati Uniti
Oltre al primo emendamento, che protegge la libertà di stampa, sono
leggi federali e statali a intervenire sul tema. In gran parte degli Stati,
anche per registrare di nascosto una telefonata basta il consenso di una sola delle due parti e si può in generale registrare una conversazione se si è coinvolti. Anche qui è la rilevanza pubblica il principio per permettere l`uso di telecamere nascoste