IL SOLE 24 ORE
Dal Parlamento. Via libera della Camera alla stretta – Il provvedimento passa ora all’esame del Senato
Niente abbreviato per delitti gravi
L’aula della Camera, a larga maggioranza con 269 voti a favore, 27 contrari e con l’astensione dei deputati M5s, ha approvato le nuove norme sul processo abbreviato che ne escludono l’utilizzazione per i reati più gravi tassativamente indicati dalla legge. La nuova legge passa ora al Senato.
Due le conseguenze della modifica all’articolo 438 del Codice di procedura penale. Innanzitutto il rito abbreviato viene espressamente escluso per alcuni reati di sangue o di particolare gravità. L’elenco è tassativo e comprende, ad esempio, strage, omicidio premeditato o aggravato da sevizie, violenze sessuali o motivi abietti, tratta di persone, sequestro di minori o a scopo estorsivo con morte dell’ostaggio. Per tali delitti, l’imputato non potrà chiedere l’abbreviato se non subordinandolo a una diversa qualificazione dei fatti o all’individuazione di un reato diverso.
Per i reati di sua competenza, l’abbreviato si svolgerà invece di fronte alla Corte d’assise, mentre oggi a decidere è sempre il giudice monocratico. Se la richiesta di abbreviato è accolta, gli atti dovranno ,dunque, essere trasmessi alla corte competente.
«Escludere l’abbreviato per alcuni delitti di sangue particolarmente efferati risponde all’idea che la pena deve in qualche modo rapportarsi alla gravità dell’offesa: francamente cozza con il senso di giustizia riconoscere in automatico uno sconto di pena, solo per la scelta di un rito processuale, a chi commette un crimine feroce», ha commentato l’ok della Camera Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera. «È un provvedimento – ha sottolineato l’esponente del Pd – coerente con il riassetto del sistema punitivo che stiamo attuando in questa legislatura attraverso il rafforzamento, da un lato, dell’aspetto risocializzante della pena e, dall’altro, della tutela di vittime e parti offese».
Esulta anche la Lega, attraverso il deputato Nicola Molteni, primo firmatario e relatore della legge, che sul suo profilo Facebook ha postato «Grande vittoria della Lega Nord, approvata la nostra legge anti-Kabobo. Mai più sconti di pena e premi a criminali, pluriomicidi, assassini, sequestratori, stragisti, scafisti. Mai più sconti di pena ai vari Kabobo, il criminale che dopo aver ammazzato a picconate tre persone è stato condannato a soli 20 anni, e la metà li passerà da uomo libero».
Il giudizio abbreviato è disciplinato dall’articolo 438 e seguenti del Codice di procedura penale. È caratterizzato dal fatto che con esso si evita il dibattimento e la decisione viene presa nell’udienza preliminare, tendenzialmente allo stato degli atti. In caso di sentenza di condanna, la pena da irrogare è ridotta in concreto di un terzo secco, salvo in caso di ergastolo senza isolamento diurno con riduzione a 30 anni di reclusione. E.B.