PROCESSO PENALE: Riforma del processo penale: al Senato dopo la pausa estiva (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Riforma del processo penale: al Senato dopo la pausa estiva
Palazzo Madama riprende i lavori il 13, ma già il 6 settembre si riunisce la Commissione Giustizia. Tra le priorità l’approvazione della riforma del processo penale e civile

Ancora una settimana di pausa per l’Aula del Senato. Ma da martedì 6 settembre le Commissioni sono al lavoro. In particolare, quella della Giustizia apre con la discussione delle “Disposizioni in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia”: il testo è già stato approvato dalla Camera dei deputati. Sempre martedì 6 settembre la Commissione, tra le varie cose, dovrebbe affrontare il tema della riforma del codice penale, soprattutto per quanto riguarda le associazioni di tipo mafioso e il concorso esterno in associazione mafiosa.
Orlando: «Siamo a tre quarti del percorso»
In ogni caso Palazzo Madama deve affrontare il dibattito rimasto sospeso a inizio agosto, sulla riforma del processo penale. Il 2 settembre, a Genova, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, aveva detto: «Se la riforma della giustizia fosse una strada direi che siamo a tre quarti del percorso. Resta naturalmente il tratto più difficile perché è un percorso con un arrivo in salita ma credo che ce la possiamo fare a portare fino in fondo gran parte dei provvedimenti che sono in dirittura d’arrivo». E aveva aggiunto: «La riforma del processo penale sarà in aula al Senato dal 13 settembre; il civile è in commissione al Senato in seconda lettura e gli altri provvedimenti sui quali avevamo impegnato il governo sono comunque a buon punto di definizione».
Prima della pausa estiva
Prima della pausa estiva, la commissione Giustizia del Senato aveva effettivamente approvato in seduta notturna, tra il 1° e il 2 agosto, la riforma del processo penale, i cui punti più discussi riguardano la disciplina sulle prescrizione e le intercettazioni. Il testo doveva essere discusso in Aula nella prima settimana di agosto. A oggi è previsto l’aumento della metà dei termini di prescrizione solo per i reati di corruzione. Per il resto, rimane inalterata la disciplina dell’art. 157 del codice penale, in base al quale il tempo necessario a prescrivere non può essere inferiore a sei anni in caso di delitto e non inferiore a quattro anni in caso di contravvenzione. Valeria Palumbo

Foto del profilo di Andrea Gentile

andrea-gentile