PROCESSO TELEMATICO: Superare l’impasse e continuare il percorso (Il Sole 24 Ore)

IL SOLE 24 ORE

Superare l’impasse e continuare il percorso

Lyn.4 – Migliorare l’organizzazione delle cancellerie, mettere a segno risparmi di spesa e aumentare la trasparenza dei processi: erano questi gli obiettivi che il ministero della Giustizia dichiarava due anni fa, alla vigilia del debutto dell’obbligo di usare il canale telematico per depositare gli atti nel settore civile. Si tratta di risultati che oggi solo in parte sono stati raggiunti: l’informatica non ha eliminato l’affanno delle cancellerie, provocato dalla cronica mancanza di personale, ma ha senz’altro portato dei risparmi (il ministero stima 60 milioni di minori spese nell’ultimo anno per le comunicazioni fatte in via telematica anziché tramite gli ufficiali giudiziari).
Inoltre, l’informatizzazione ha ridotto l’attesa dei creditori per ottenere un decreto ingiuntivo: sempre secondo i dati della Giustizia, a febbraio di quest’anno a Milano e Roma in media i magistrati hanno impiegato poco più di 20 giorni per depositare le ingiunzioni, vale a dire circa il 55% di tempo in meno rispetto a un anno prima. Ancora: il deposito telematico degli atti ha permesso di attutire le conseguenze della soppressione dei piccoli tribunali, che ha allontanato gli uffici giudiziari da molti avvocati.
Un bilancio positivo, quindi, che però non va indenne da alcune criticità. Una su tutte – sottolineata sia dagli avvocati che dai magistrati – nasce dalla necessità dei giudici di avere a disposizione anche le copie cartacee degli atti per poterli studiare. Un’incombenza a cui le cancellerie non riescono a far fronte e che, quindi, in molti uffici, è stata scaricata sui professionisti, a cui si chiede di presentare, oltre all’atto telematico, anche una “copia di cortesia”.
Si tratta certamente di un punto da correggere e non è l’unico. Ma le inefficienze del sistema non devono fermare la marcia della telematica. Assistiamo invece al rinvio di sei mesi del debutto nel settore amministrativo, alla partenza a singhiozzo nel tributario, allo stand-by nel penale: impasse che vanno superate per portare i benefici della telematica anche al di fuori del processo civile. Valentina Maglione Bianca Lucia Mazzei

Foto del profilo di Andrea Gentile

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