ITALIA OGGI

Calderone: nuove sfide per prepararsi al futuro

«Usciamo dalla nostra zona di confort e cogliamo quelle sfide che, pur non facendo parte del nostro quotidiano, ci possono far ragionare in un’ottica di miglioramento e di internazionalizzazione». Questo il messaggio lanciato dalla presidente Marina Calderone durante la terza edizione della Summer School, organizzata dalla Fondazione Studi e dal Consiglio nazionale dell’Ordine nella splendida città di Treia (Mc), che più volte in questi anni ha ospitato gli eventi dei Consulenti del lavoro. È chiaro ciò che la presidente vuole comunicare alla categoria: pensare al futuro mettendo insieme esperienze e competenze diverse per traghettare la professione verso il vero cambiamento. Cambiamento che può voler dire anche indurre le aziende a superare quel sistema provinciale a cui ancora oggi fanno riferimento per poter allargare i propri orizzonti e competere con i mercati esteri. La Summer School 2015 nasce, quindi, come lo strumento con cui pensare a percorsi nuovi, inusuali o apparentemente lontani da raggiungere per guardare alla professione in maniera lungimirante e responsabile. «I Consulenti del lavoro», ha dichiarato la presidente Calderone, «hanno una funzione importante perché, interpretando le norme di legge e mediandole con le esigenze dei loro clienti, veicolano scelte strategiche oltre che conoscenza e cultura». E questo saper trasmettere competenze e abilità tecniche non può prescindere dal saper comunicare, una dote che non è innata in tutti, ma che può essere compresa e messa in pratica per gestire correttamente lo studio, favorire la rete professionale e accettare le sfide che impone il mercato. Una categoria estremamente reattiva, quindi, quella dei Consulenti del lavoro che, a detta della sua presidente, è pronta a investire nella comunicazione istituzionale di ruolo per ampliare il proprio sapere, raggiungere nuove fasce di mercato e far entrare nel proprio circuito quei soggetti che possono favorire la progressione generazionale. Con questa tre giorni di formazione a Treia la categoria ha voluto mettersi nuovamente in discussione per rafforzare il suo senso di appartenenza alla professione e le sue strategie per il futuro.