ITALIA OGGI
Questionario inviato dal consiglio nazionale agli ordini
Commercialisti, test antiriciclaggio
I commercialisti testano il rischio riciclaggio legato all’attività professionale. Con un questionario, inviato dal Consiglio nazionale agli ordini territoriali, per analizzare da un lato le minacce e i fattori di criticità riscontrati dagli iscritti, dall’altro l’efficacia dei presidi preventivi e repressivi dei fenomeni criminosi adottati dagli studi professionali. Il questionario è stato inviato tramite nota informativa (n. 36/2016 dell’11 marzo scorso) agli ordini territoriali, i quali dovranno sottoporlo agli iscritti, elaborare sinteticamente i dati e ritrasmetterlo al Cndcec entro il 15 maggio 2016. Nella prima parte del questionario sono specificate le tipologie di prestazioni professionali, e l’iscritto deve indicare il grado di rischio e il fattore di criticità per ciascuna. Le prestazioni vanno dall’amministrazione e liquidazione di aziende, patrimoni e singoli beni, arbitrati e altri incarichi di composizione di controversie, assistenza in procedure concorsuali, assistenza tecnica nel contenzioso tributario, assistenza societaria continuativa e generica, consulenza aziendale, contrattuale, economico-finanziaria, fiscale, costituzione di società e modifiche del capitale sociale, funzione di revisore di enti pubblici e di sindaco in società o enti e così via. I fattori di criticità sono invece individuati nell’economia sommersa, nell’uso del contante e nella disintermediazione finanziaria, nei trasferimenti transfrontalieri, nella trasparenza di persone giuridiche e trust, nell’utilizzo di giurisdizioni estere e triangolazione tra paesi. La seconda parte, invece, è relativa all’analisi e alla valutazione dell’efficacia dei presidi preventivi e repressivi e, specifica il Cndcec, dovrà essere compilata dagli ordini in questo modo: verificando, presso gli iscritti, la avvenuta adozione di misure interne allo studio professionale dirette all’adempimento degli obblighi antiriciclaggio; compilando le restanti sezioni della seconda parte del questionario relative all’efficacia dei presidi preventivi nonché quella relativa all’efficacia dei presidi repressivi. In particolare, le misure interne dello studio riguardano la registrazione e conservazione dei dati rilevanti ai fini antiriciclaggio, l’adozione delle linee guida Cndcec-Mef sulla adeguata verifica del cliente, l’adozione di misure dirette ad adempiere all’obbligo di segnalazione di operazioni sospette, misure dirette alla formazione di dipendenti e collaboratori, l’adozione di procedure interne relative alla comunicazione al Mef di violazione dei limiti dell’uso del contante e l’adozione di controlli interni diretti a verificare l’adempimento degli obblighi antiriciclaggio. Quanto ai presidi repressivi, il questionario chiede conto dei procedimenti disciplinari avviati e delle sanzioni irrogate. Nella nota informativa, il Cndcec fa riferimento alla IV direttiva europea antiriciclaggio, che ha introdotto a carico dei paesi membri l’obbligo di adottare opportune misure per individuare, valutare, comprendere e mitigare i rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo che li riguardano. Nell’ambito di tale attività, prosegue la nota, ciascun soggetto destinatario della normativa di prevenzione è chiamato ad adottare opportune misure per individuare e valutare i rischi rilevabili nello specifico ambito di competenza. Quindi, il Cndcec ritiene necessario per la professione di commercialista strutturarsi per condurre un’analisi di tali rischi in modo sistematico e permanente, con i dati e le informazioni conseguenti all’analisi che dovranno essere messe a disposizioni delle autorità competenti. Peraltro, ricorda la nota, già nel 2014 il comitato di sicurezza finanziaria istituito presso il Mef ha predisposto la prima analisi nazionale del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo al fine di elaborare, sulla base delle analisi svolte, linee di intervento per mitigare nel sistema Italia i rischi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo. Gabriele Ventura