ITALIA OGGI
Dal comitato scientifico dell’Istituto alcune linee guida per l’esercizio della professione
Dall’Inrl richiamo alla terzietà
Indipendenza prioritaria nell’attività di revisione
Sarà nella terzietà, elemento fondante della nuova revisione legale, la prerogativa vincente e distintiva per l’attività professionale dei revisori legali italiani ed europei, rispetto a tutte le altre professioni economico-contabili: è questo il forte messaggio che il comitato scientifico dell’Inrl, riunitosi nei giorni scorsi a Roma, ha suggerito di trasmettere nel prossimo secondo congresso italo-europeo sulla revisione legale che si terrà a Brescia il prossimo 14 ottobre.
Il presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi ha pure aggiunto: «Accanto alla terzietà, cogliendo l’opportunità della presenza di autorevoli rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee al congresso di Brescia, dovremo rilanciare il ruolo professionale del revisore legale anche in materia fiscale e nel lavoro, dove l’attività contabile rappresenta un passaggio d’obbligo per tutelare i propri clienti». L’apporto intellettuale del comitato scientifico Inrl nel programma del congresso è risultato illuminante e propositivo anche per altri ambiti che verranno affrontati e dibattuti nell’importante evento di Brescia, come lo stesso presidente del comitato scientifico, Rainer Masera ha evidenziato «in questa delicata fase storica dell’economia europea e italiana, uno degli obiettivi del secondo congresso a Brescia deve essere proprio quello di illustrare nel dettaglio ruoli e compiti dei revisori legali e di richiamare con forza e convinzione tutti quei dettami europei relativi ai principi della terzietà e della indipendenza di questi professionisti contabili. Passaggi che possono e devono qualificare in modo inequivocabile l’attività professionale sia in un contesto pubblico che privato. Sarà poi indispensabile avere dal Mef, ministero vigilante e quindi di riferimento, e anche dalla Ragioneria generale dello stato un forte richiamo ai passaggi chiave della nuova normativa italiana in materia per ribadire la svolta professionale che attiene la revisione legale, quale attività di vigilanza e tutoraggio contabile a salvaguardia degli equilibri economici richiesti sia agli enti locali che alle imprese private». Nella disamina dei contenuti che qualificheranno il secondo congresso italo-europeo, Caterina Garufi, magistrato dell’ufficio legislativo del ministero di giustizia, che terrà la relazione centrale al congresso di Brescia, ha anticipato che il suo intervento sarà incentrato sulla formazione, sul tirocinio richiesto dalle norme vigenti e sulle modalità dell’esame di stato previsto per l’iscrizione al registro. Anche Michele Giuseppe Di Pace, avvocato generale dello stato emerito, altro eminente componente del comitato scientifico, ha confermato la piena disponibilità a svolgere una relazione nel corso del congresso di Brescia tutta incentrata sulla terzietà, sottolineando che: «Il rispetto del principio della terzietà, stabilito per legge, consentirà ai revisori legali di avere pieno titolo a espletare la propria attività in ambito fiscale e in materia del lavoro. In altre parole», ha concluso Di Pace, «il concetto di terzietà avrà un forte peso specifico nelle rivendicazioni della categoria professionale in campo tributario e in quello del lavoro». E proprio il tema di questa relazione viene enfatizzato dal presidente dell’istituto che ha ribadito come «la netta distinzione di competenze e ruoli decretata dalla terzietà e dalla indipendenza dei revisori legali rispetto a commercialisti, consulenti del lavoro e ragionieri, sarà il punto di svolta nel mondo professionale contabile sia italiano che europeo, laddove proprio l’operato del revisore legale potrà garantire attività super partes a sostegno della stabilità economica che appare, oggi più di ieri, un passaggio obbligato in Europa e in Italia per ripristinare percorsi virtuosi nella pubblica amministrazione e negli ambiti imprenditoriali». Alla luce di queste indicazioni e di preziosi contributi del comitato scientifico, e ricordando che il 1° gennaio 2017 sarà vigente la nuova normativa che regola l’attività del revisore legale e che l’istituto per primo affronta la conoscenza operativa necessaria e indispensabile per tutti i 160 mila revisori legali italiani, i vertici dell’Inrl rinnovano l’invito a tutti i revisori legali iscritti e non a partecipare numerosi al prossimo congresso italo-europeo, accelerando le procedure di iscrizione, ricordando che per tale evento, per gli iscritti all’Inrl, vengono riconosciuti dieci crediti formativi. Altra sottolineatura dei vertici Inrl relativa al congresso di Brescia riguarda l’importante stipula del primo contratto collettivo di lavoro italo-europeo per i dipendenti dei revisori legali, che verrà siglato con la Cisal, la principale sigla sindacale del settore, alla presenza del segretario generale Francesco Cavallaro e della sua delegazione.