ITALIA OGGI
Dottori commercialisti professionisti a tutto tondo
Il commercialista, per sua natura, è anche revisore. La politica deve quindi riaffermare l’equipollenza e riconoscere, in questo modo, le competenze dei professionisti. Lo chiederà, nuovamente, l’Unione dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, riunita da domani a Padova per il 54° congresso nazionale di categoria che sarà focalizzato sulla revisione legale dei conti. «Vogliamo riaffermare un principio che portiamo avanti da tempo», spiega il presidente, Fazio Segantini, «il commercialista è anche revisore e abbiamo quindi bisogno di una normativa che lo riconosca. È questo il segnale che chiederemo alla politica al congresso nazionale, perché nonostante i ministeri dell’economia e delle finanze e della giustizia ci abbiano ascoltato a novembre scorso, rassicurandoci sui regolamenti che sarebbe dovuti uscire entro il 31 dicembre, ancora non abbiamo avuto alcun segnale. Peraltro, i ministeri avevano recepito con interesse le nostre istanze e proposte di inserire una prova aggiuntiva nella stessa giornata dell’esame di stato da commercialista, valutando quindi modifiche che devono partire dal nostro ordinamento, il dlgs 139/2005». Tema caldo, durante il congresso, dal punto di vista della politica interna della categoria, sarà quello del rinnovo delle cariche del Cndcec. «Dal nuovo consiglio», sottolinea Segantini, «ci aspettiamo una svolta decisa nella gestione della professione. Quello attuale, infatti, ha molti meriti, soprattutto dal punto di vista della produzione di studi e ricerche su temi di interesse per i professionisti, ma ci aspettavamo maggiore attenzione rispetto a uno dei principali problemi della categoria: quello della governance. Sarebbe stata necessaria la modifica del dlgs 139 del 2005 per una regolamentazione più efficace delle elezioni, ma questo problema non è stato risolto. Per il resto il congresso toccherà tutti gli aspetti legati ai controlli societari», conclude Segantini, «dall’organismo di vigilanza al controllo interno. Insomma, temi che potrebbero diventare importanti non solo per le funzioni dei revisori, ma per il futuro stesso della professione. Siamo di fronte, infatti, a una serie di cambiamenti che stanno portando alla perdita di alcune fette di mercato per i commercialisti, a partire dalle attività di contabilità e di assistenza fiscale. Così, diventa essenziale, oggi, orientare la propria attività alla consulenza di impresa a tutto tondo. Solo in questo modo si può guardare al futuro della professione». Gabriele Ventura