ITALIA OGGI
L’incontro a Roma per fare il punto sullo stato di attuazione dell’Accordo di partenariato
Fondi Ue, spazio ai professionisti
Confprofessioni al tavolo del Comitato di sorveglianza
Si riunisce oggi a Roma il Comitato con funzioni di sorveglianza e accompagnamento dell’attuazione dei programmi 2014-2020, che vede la partecipazione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. Dopo la prima riunione dello scorso ottobre che ha dato il via al Comitato, l’appuntamento di oggi servirà a fornire il primo punto sullo stato di attuazione dell’Accordo di partenariato dell’Italia, adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea, e quindi una view sull’andamento dei programmi 2014-2020 e dell’attività di coordinamento e monitoraggio sui Programmi operativi nazionali (Pon) e regionali (Por) a valere sui fondi strutturali e d’investimento europei.
Oltre all’istituzione di alcuni sottocomitati previsti dal regolamento interno del Comitato di sorveglianza, dalla riunione, coordinata dal capo dipartimento per le politiche di coesione, Vincenzo Donato, e dal direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, Ludovica Agrò, dovrebbero anche emergere i profili di spesa e di target per il triennio 2016-2018.
Complessivamente, le risorse finanziarie disponibili riferite al 2014-2020 ammontano a circa 123 miliardi di euro per il settennio e costituiscono un universo in parte ancora in fase di programmazione.
Rispetto alla programmazione 2007-2013, l’obiettivo fissato nell’Accordo di partenariato è quello di arrivare nel 2020 al completamento dei programmi di spesa cofinanziati dei fondi strutturali, attraverso la concentrazione degli obiettivi tematici preposti a raggiungere l’obiettivo generale di una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile. Sotto i riflettori di Confprofessioni in particolare l’articolazione del Pon Competitività 2014-2020 che destina poco meno di 560 milioni di euro alle piccole e medie imprese delle regioni meno sviluppate e di quelle in regime di transizione. Come noto, la Legge di Stabilità 2016 ha equiparato i professionisti alle piccole e medie imprese alla luce della Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/Ce e del Regolamento Ue n. 1303/2013.
Il Comitato, che vede la partecipazione oltre che della Commissione europea e delle autorità di gestione, anche del partenariato istituzionale e quello socio economico, all’interno del quale Confprofessioni rappresenta gli studi professionali. «Il nostro compito è quello di portare sul tavolo del Comitato di sorveglianza le istanze del mondo dei professionisti, che per la prima volta hanno la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei» afferma il presidente Stella.
«È il risultato di lungo lavoro svolto dalla nostra Confederazione prima a Bruxelles, davanti alla Commissione europea, e poi a Roma in Parlamento. Ma adesso occorre lavorare su due fronti. A livello istituzionale, siamo impegnati a orientare la programmazione dei bandi verso i liberi professionisti e il lavoro autonomo, facendo leva proprio sulla nostra presenza al Comitato di sorveglianza sia a livello nazionale che regionale. L’altra sfida che ci attende è quella di dare a tutti i professionisti gli strumenti necessari, a partire dalla formazione e dall’informazione, per poter accedere ai bandi e affrontare un mercato sempre più competitivo».