ITALIA OGGI
Le misure deliberate nel corso dell’ultimo Consiglio nazionale che si è svolto a Roma
Il centro studi per la categoria
Per i revisori approvate le nuove polizze assicurative
Rilevanti decisioni adottate dal Consiglio nazionale dell’Inrl, riunitosi nei giorni scorsi a Roma: innanzitutto sono state approvate le polizze assicurative per i revisori legali iscritti prospettate dal Lloyd di Londra e da Aig, due tra le più grandi compagnie assicurative che operano a livello internazionale, per assicurare agli iscritti una garanzia di alta qualità alla luce delle accresciute responsabilità civili e penali previste dalla normativa sulla nuova revisione legale.
Fatta salva la libertà di adesione da parte degli iscritti, da oggi l’Inrl offre a condizioni favorevoli e a costi competitivi due modelli di polizze assicurative che consentiranno agli iscritti di conformarsi al meglio agli obblighi di legge. Altra significativa delibera del consiglio nazionale ha riguardato la costituzione di un centro studi di alta formazione e ricerca, che verrà diretto da Giuseppe Pio Macario, in qualità di rettore e project manager dello stesso, per garantire contributi intellettuali per il continuo sviluppo della revisione e delle medesime attività professionali, in linea con l’evoluzione sempre più internazionale della normativa e delle specifiche «best practices». Per il presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi, «il centro studi rappresenterà il nostro laboratorio di idee e di proponimenti per tutelare e consolidare l’attività professionale degli iscritti» Una finalità che è stata poi illustrata dallo stesso consigliere nazionale, Macario, ideatore e proponente del medesimo centro: «L’attività professionale della revisione sta assumendo una configurazione sempre più sistemica e peculiare di tutte le economie d’azienda, for profit e non profit.
In tale contesto professionale il centro di ricerca e alta formazione deve divenire e rappresentare un polo di eccellenza, quale riferimento per lo sviluppo della cultura revisione, che rappresenta l’attività di garanzia per ogni tipologia di stakeholder, come le stesse novellate norme nazionali, in recepimento e ispirazione alle direttive europee, e internazionali in genere, ci impongono, dove le best practices sugellano l’indispensabilità di tale attività professionale, suffragate da strumenti e tecniche in evoluzione per essere adeguate alle rispettive dinamiche comportamentali dei sistemi economici, privati e pubblici». Il centro studi, che prevede un assetto organizzativo e direttivo interno, di emanazione del medesimo consiglio nazionale, consentirà di sviluppare tematiche inerenti la revisione legale e la più ampia e sistemica revisione aziendale, attraverso percorsi di ricerca e alta formazione professionale, a servizio sia dei propri soci e sia di tutti i revisori e/o professionisti che vorranno sviluppare la conoscenza e l’approfondimento della rispettiva attività professionale, suffragata da continui programmi di aggiornamento tematico. Il centro studi si propone di sviluppare un polo di eccellenza, auspicandosi di poter creare una rete di interconnessione culturale, professionale e scientifica, tra tutti i professionisti della revisione, «esternal ed internal auditors», cosi come con tutte le più auliche espressioni scientifiche e di alta formazione, quali le università di studi, nelle quali le giovani leve si formano e si orientano.
Altro passaggio dibattuto in consiglio nazionale ha riguardato la formazione definita da tutti i consiglieri nazionali una priorità assoluta per l’Inrl attraverso un adeguato investimento soprattutto sui corsi specifici di aggiornamento. Il cdm del 28 gennaio scorso, ha infatti emanato la direttiva che fissa alla fine dell’anno il termine per i primi esami di abilitazione alla professione di revisore legale. E secondo il vicepresidente dell’Inrl Carnessale: «Dobbiamo essere pronti per questo importante appuntamento e come tempistica dobbiamo accelerare sulla formazione frontale prevedendo dei laboratori didattici rivolti ai nuovi scenari professionali. Così come dobbiamo consolidare con ogni mezzo l’emissione di una relazione distinta da parte del collegio sindacale rispetto ai revisori del bilancio, ove presenti entrambi, a suggello della valenza della distinta e specifica finalità». Di grande rilevanza, poi, la presentazione in consiglio nazionale della bozza del nuovo statuto Inrl, illustrata nel dettaglio da Giuseppe Pio Macario, che presiede la rispettiva Commissione di studio, formata anche da Aurelio Colasanto, co-delegato della provincia di Bari e Francesco Petrera, notaio in Bari. «La revisione legale», ha spiegato Macario, «sarà sempre più strutturale e complessa in tutti i sistemi aziendali, siano essi di natura privata che pubblica, ispirata alla vigilanza di adeguati sistemi di controllo interno e di gestione del rischio, che rappresentano sempre più la mission della professione. Un tale obiettivo non può che ispirarsi a una vision e filosofia culturale che debbano essere profuse sin dai principi cardini del nostro stesso statuto e come tali essere introdotte innovativamente nella governance del nostro istituto, prevedendo l’implementazione di un sistema di controllo interno, quale fondamenta ed espressione procedurale dei nostri». Apprezzato poi l’intervento del consigliere nazionale Luigi Maninetti, con delega dei rapporti istituzionali, che ha confermato la massima disponibilità di rappresentanti politici e parlamentari a dialogare con l’istituto: «dobbiamo dunque passare dall’azione interna a quella esterna, proponendoci con iniziative precise sulle commissioni parlamentari, comunicando in modo efficace anche dal punto di vista tecnico e operativo». A completamento dei lavori del consiglio nazionale, il presidente Baresi ha poi aggiornato i consiglieri sulle attività relazionali in merito ai rapporti con la fondazione «O. Bertucci» dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Roma, ai colloqui tenuti con la presidenza della cassa ragionieri per il progetto previdenziale, con un aggiornamento anche sulla tempistica per il nuovo contratto di lavoro italo-europeo che interesserà tutti i revisori legali iscritti.