PROFESSIONI: In piazza contro l’inefficienza di Fazio Segantini – Presidente Ungdcec (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Domani la manifestazione a Roma per chiedere maggiore rispetto nelle scelte fiscali

In piazza contro l’inefficienza

I commercialisti dicono basta alle incapacità dello stato

 

di Fazio Segantini – Presidente Ungdcec

 

Domani mercoledì 14 dicembre saremo tutti in Piazza Santi Apostoli a Roma per far sentire forte la voce della categoria! I Commercialisti italiani ritengono che si sia raggiunto il limite. Non è possibile che le imprese italiane e i professionisti ogni anno siano obbligati a impiegare mediamente 240 ore per stare dietro agli adempimenti fiscali e previdenziali, sopportando costi che si aggirano attorno ai 46 miliardi e mezzo di euro l’anno, l’equivalente di due manovre finanziarie.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati gli ulteriori otto adempimenti aggiunti dal dl 193/2016; non perché ci si scandalizzi a fare 8 dichiarazioni in più, ma perché è vergognoso il totale disprezzo che le istituzioni dimostrano verso imprese, professionisti e la nostra categoria che da lungo tempo ormai chiede a gran voce SEMPLIFICAZIONE!

Non è questa la strada da seguire per rilanciare l’economia; non è questo il modo per rendere più competitivo il nostro paese; non è questa la via per combattere l’evasione fiscale. Ancora una volta siamo davanti alla prova dell’inefficienza dell’amministrazione finanziaria, dell’inefficacia dei controlli, già più volte evidenziata da Corte dei conti, Ocse e Fmi, che si sostanzia in una richiesta di dati di massa, in gran parte già conosciuti dall’agenzia delle entrate, che denota una reale incapacità di analisi del vero rischio evasione.

Inefficienza ed inefficacia che appaiono totalmente ingiustificate stante «l’esternalizzazione» massiccia che dalla fine degli anni 90 l’amministrazione finanziaria ha perpetrato sfruttando i commercialisti italiani come se fossero «impiegati di concetto» non retribuiti, liberando così risorse interne che avrebbero dovuto essere utilmente impiegate nella lotta all’evasione, quella vera; e invece niente!

Sempre più scadenze, sempre più adempimenti, privacy, antiriciclaggio, trasmissioni ridondanti, sanzioni spropositate, date che si accavallano, termini che slittano all’ultimo minuto, chiarimenti postumi; questo è lo scenario in cui siamo abituati a muoverci, ma non è più accettabile, vogliamo innanzitutto RISPETTO.

Chiediamo che allo Statuto del contribuente venga riconosciuto il rango di legge costituzionale.

Siamo consci del fatto che le frontiere della nostra professione stiano cambiando; sempre meno consulenza contabile e sempre più controllo di gestione, consulenza direzionale, business intelligence. Per fare questo, per specializzarci, per crescere e maturare professionalmente e, soprattutto, per permettere al tessuto economico del paese di svilupparsi, non abbiamo bisogno di nuovi adempimenti e nuove scadenze, non abbiamo bisogno di una burocrazia invasiva e punitiva. Abbiamo bisogno di riappropriarci del nostro mestiere aggiornandolo, di essere riconosciuti come professionisti che creano valore per il nostro sistema economico, come soggetti qualificati che affiancano le imprese contribuendo alla crescita del nostro paese e non di essere trattati come meri postini telematici!

Le criticità del fisco italiano non sono solo legate a una agenda fiscale ingarbugliata e densa di adempimenti; il vero problema sono la sua complessità e la sua incapacità a coniugare sviluppo e necessità di gettito.

L’esclusiva attenzione alle sole politiche di bilancio porta a una politica fiscale non solo completamente scollata dalle necessità della realtà produttiva, ma anche incapace di comprenderla sia in senso positivo, implementando adeguate azioni di sviluppo, che in senso negativo, riuscendone a contrastare i fenomeni evasivi.

Il 14 dicembre è un giorno importante per la nostra categoria, il giorno in cui la stessa dovrà dimostrare coesione e unità; il giorno in cui dovrà affiancare alla protesta la proposta. Protesta per il mancato rispetto che da troppi anni viene riservato alla nostra professione; proposta di essere, a fianco delle istituzioni, motore della improcrastinabile riforma del comparto fiscale.

Riforma che sarà veramente efficace solo se coinvolgerà il corpo professionale di riferimento, cioè noi, se guarderà al futuro, allo sviluppo e all’innovazione, se terrà conto dello statuto del contribuente e introdurrà il contraddittorio obbligatorio tra fisco e contribuente.

Il 14 dicembre 2016 dovrà essere ricordato come il giorno in cui la categoria ha veramente cominciato a essere utile al Paese. #roma14dicembreiocisarò

Foto del profilo di Andrea Gentile

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