IL SOLE 24 ORE
Ingegneri in difficoltà: «Ritornare alle tariffe»
Sab. 5 – Rivedere il modello della laurea “3+2”. Potenziare le agevolazioni fiscali a favore dei professionisti, attraverso sgravi specifici per gli investimenti. E riavviare una riflessione sulle tariffe. Ieri a Bologna è andata in scena l’assemblea nazionale degli ingegneri. E il presidente del Consiglio nazionale, Armando Zambrano ha aperto i lavori lanciando la sua lista di richieste al Governo. Zambrano descrive un settore molto affaticato. «Il Centro studi Cni stima che la variazione dei redditi professionali, nel 2016 rispetto all’anno precedente, potrebbero oscillare tra 0% e -1%», dopo le difficoltà degli anni passati. In questo quadro, spiega il presidente, «le riforme delle professioni rappresentano una grande opportunità». Il pensiero va, ovviamente, al Jobs act degli autonomi. Al Parlamento, allora, Zambrano chiede il potenziamento degli sconti fiscali e auspica «l’avvio di una stagione che preveda un piano organico di incentivi per investimenti in conto capitale per i professionisti». Altro tema fondamentale è la formazione. «Una delle ragioni per cui gli ingegneri italiani sono così richiesti nel mondo è che possiedono una formazione universitaria di base forte. Quella può garantirla al meglio soltanto un percorso quinquennale». Quanto alle tariffe, infine, la base degli iscritti chiede di riavviare una riflessione sul tema, valutando una reintroduzione o l’attivazione di strumenti analoghi. Gi. L.