ITALIA OGGI
Per l’Istituto pronti al rinnovo il Consiglio nazionale e il collegio dei revisori e dei probiviri
Inrl, è arrivata l’ora delle urne
La nuova squadra eletta resterà in carica fino al 2019
Si svolgono oggi, presso la sede di Roma dell’Inrl in Piazza della Rotonda, le elezioni per i nuovi vertici dell’Istituto: sono attesi direttamente o per delega pressoché tutti i cento delegati provinciali chiamati a votare i candidati della lista unica «Innovazione nella tradizione» guidata dall’attuale presidente Virgilio Baresi.
Una lista composta con voluta equità da consiglieri appartenenti al mandato triennale appena trascorso e da nuovi nomi, tra cui spiccano due donne chiamate a far parte del consiglio nazionale per il prossimo mandato triennale 2016-2019. Nel dettaglio i candidati al consiglio nazionale sono, oltre che il presidente Virgilio Baresi, Gaetano Roberto Carnessale (Teramo), Michele Simone (Foggia), Giandomenico Genta (Cuneo), Ubaldo Procaccini (Napoli), Gianpaolo Pistocchi (Ravenna), Antonio Gargano (Frosinone), Michele Giannattasio (Roma), Luigi Maninetti (Brescia), Enrico Andriollo (Trento), Katia Zaffonato (Padova), Mattia Lettieri (Avellino), Paola Carnevale (Roma), Giuseppe Pio Macario (Bari), Maria Carla Manca (Oristano). Nella lista per il collegio dei revisori i candidati da eleggere sono Andrea Piatti (Brescia), Adriano Siuni (Oristano), Giuseppe Castellana (Agrigento), Diego Morana (Trapani), Paolo Brescia (La Spezia), mentre per i probiviri le candidature sono quelle di Mario Tonucci (Roma), Roberto Belotti (Brescia), Ciriaco Monetta (Cosenza), Giovanni Angelisanti (Latina) e Carmine Nigro (Matera). «La formazione di questa lista», ha spiegato nei giorni scorsi il presidente uscente e capolista Virgilio Baresi, «è stata pensata con molta attenzione agli equilibri territoriali ed ha voluto da un lato premiare il lavoro svolto dai vertici Inrl del trascorso mandato, con una intensa attività nella formazione, nelle relazioni istituzionali nazionali ed europee, nella convegnistica e nelle strategiche alleanze con importanti organismi professionali e dall’altra dare un segnale forte di rinnovamento e di nuove energie che verranno profuse da professionisti di alto profilo, scelti soprattutto per aver dimostrato in questi ultimi tempi un attaccamento ai valori dell’Istituto e una intensa attività a favore del proselitismo».
Nel programma che ispirerà la squadra scelta dal presidente uscente, forti richiami all’impegno personale e professionale di tutti i membri del consiglio nazionale per la piena affermazione dell’Istituto quale unico organismo sindacale a tutela dei revisori legali italiani, attraverso un concreto impegno nei percorsi formativi che rappresentano uno dei capisaldi dell’attività Inrl rivolta agli iscritti, nelle relazioni con il territorio e quindi con le istituzioni locali e nella convegnistica che caratterizzerà fin dai prossimi mesi il calendario di seminari e forum promossi dall’Istituto su tematiche di stringente attualità. «E uno degli appuntamenti che i nuovi vertici Inrl dovranno fissare», sottolinea Baresi, «sarà il secondo congresso italo-europeo a Bruxelles, al quale inviteremo il commissario Ue per i servizi finanziari, Lord Jonathan Hill, il direttore della medesima Commissione, Ugo Bassi e il presidente del Pse, Gianni Pittella.
Tutti esponenti che hanno dimostrato la loro vicinanza all’Istituto con ripetuti attestati di merito e di fiducia». Tra le altre priorità più volte evidenziate in vista delle elezioni, lo stesso presidente Inrl Baresi ha poi posto in primo piano il progetto della cassa di previdenza per i revisori legali, vagliando ipotesi di condivisione con altre casse professionali o una vera e propria cassa autonoma, soprattutto a garanzia dei giovani revisori legali. Nella relazione del presidente uscente, infine, una dettagliata cronaca dei successi raccolti fino ad oggi: dalla piena affermazione della terzietà nell’operato dei revisori legali rispetto ad altre professioni che svolgono consulenze di parte al primo convegno italo-europeo svoltosi a Bruxelles. Non mancheranno poi le sottolineature su altri importanti traguardi raggiunti in questo triennio che volge al termine, quali l’accordo dell’Inrl per assistere le micro e piccole imprese nei contenziosi con il sistema finanziario-bancario sul delicato tema dell’anatocismo e il recente accordo con la Fondazione «O. Bertucci» dei consulenti del lavoro di Roma per corsi di formazione sulla revisione a favore dei consulenti del lavoro della capitale patrocinati dall’Istituto. Così come verranno giustamente enfatizzati gli accordi raggiunti con il Microcredito, presieduto da Mario Baccini e con la Confassociazioni, presieduta da Angelo Deiana, di cui Baresi è vicepresidente, che raggruppa oltre 400 mila professionisti. «La squadra che in questi tre anni ha guidato l’Istituto», sottolinea il presidente uscente Baresi, «ha gettato le basi per fare dell’Inrl un autorevole interlocutore e legittimo partecipante ai tavoli istituzionali, italiani ed europei, che affronteranno le tematiche della revisione legale. Non a caso sosteniamo da tempo che quella del revisore è ad oggi l’unica libera professione europea riconosciuta in tutti gli stati-membri dell’Unione europea e sicuramente una delle figure centrali nella corretta gestione dell’attività economico-finanziaria alla quale vengono chiamati enti locali, pubblica amministrazione e imprese private. Siamo pronti a fare la nostra parte, nel pieno rispetto di quella legge 39/2010 che ha totalmente recepito la legislazione europea e non accetteremo deroghe o variazioni di sorta circa la corretta interpretazione della normativa vigente». Al termine delle elezioni di oggi è previsto un pranzo al quale sono stati invitati esponenti istituzionali, e importanti rappresentanti del sistema ordinistico.