ITALIA OGGI
Il presidente Savoncelli sull’annuncio della Crui: dal 2017 lauree professionalizzanti
La laurea per una professione
Dai geometri la proposta pilota per percorsi accademici
In un recente intervento pubblico, il presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Gaetano Manfredi, ha dichiarato: «Il sistema universitario è pronto per costruire un percorso triennale professionalizzante strutturato per un terzo come formazione formale, per un terzo come formazione tecnica e per un terzo on the job».
L’obiettivo è «costruire un triennio che sia davvero formativo, con una governance composta non solo dai professori universitari, ma in maniera paritetica dai rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni». Se è questo l’identikit delle future lauree triennali professionalizzanti, è lecito affermare che il percorso di riforma indicato dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati in occasione del suo insediamento è un candidato autorevole al ruolo di progetto pilota: le linee strategiche e operative sono state presentate al ministro dell’istruzione Stefania Giannini sin dal 2014, originando un dialogo costruttivo con le forze politiche divenuto nell’ultimo anno un vero e proprio confronto serrato, preludio all’auspicato «ultimo miglio». Come noto, l’impegno preso con gli iscritti è, in estrema sintesi, riformare il percorso di accesso favorendo l’istituzione di un nuovo corso di laurea triennale per l’attribuzione di competenze che caratterizzano la professione di geometra, anche nel quadro della più ampia concorrenza europea. Tra i benefici attesi, in questa sede ne sottolineo due: consentire alla categoria di accrescere le opportunità occupazionali rispondendo pienamente alla richiesta del mercato di profili tecnici di primo livello; dare un contributo di maggior valore allo sviluppo della progettualità tecnica e del paese. Un assist, questo secondo punto, che la Rete delle professioni tecniche ha dimostrato di aver colto convergendo sulla necessità, più volte espressa dalla categoria, di procedere alla revisione dei percorsi formativi universitari. Nell’esortazione di Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri e coordinatore della Rpt, a ripensare e migliorare i percorsi formativi universitari fatta in occasione del recente congresso nazionale, riconosco la ratio che è alla base del progetto presentato dalla categoria dei geometri: la distinzione tra lauree triennali propedeutiche alla magistrale (caratterizzate da un percorso di studi più generalista) e lauree triennali professionalizzanti, che garantiscono l’accesso alle professioni di primo livello. Partendo da una piattaforma comune, propria della Rpt, sarà più facile per ciascuna categoria procedere alla definizione delle linee d’indirizzo, necessarie per valorizzare le competenze professionali specifiche e l’offerta formativa nel suo complesso. Già chiare quelle relative al progetto presentato dalla categoria dei geometri: la prosecuzione del percorso di studi presso l’istituto tecnico di provenienza, in collaborazione con atenei eventualmente delocalizzati e in linea con l’attenzione tradizionalmente riservata al territorio e alle sue dinamiche di crescita, anche culturale; il titolo di studio direttamente abilitante all’esercizio della professione, proprio in virtù del forte orientamento professionalizzante del percorso universitario, che in itinere verifica l’idoneità dello studente da un punto di vista tecnico, oltre che scientifico. Un passaggio coerente con i principi sanciti dall’articolo 33 della Costituzione italiana.