PROFESSIONI: La rappresentanza ai revisori (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

 

 

L’Inrl in audizione in senato nell’ambito dell’indagine sul rapporto tra fisco e contribuenti

La rappresentanza ai revisori

Competenze da estendere anche al campo tributario

 

 

Forte richiamo ai dettami europei per ribadire la piena titolarità della rappresentanza tributaria da attribuire ai revisori legali: questo il passaggio forte evidenziato dal presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi, nel corso dell’audizione alla sesta commissione finanze e tesoro del senato relativa all’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco tenutasi proprio, ieri, a Roma a seguito della richiesta dell’Istituto con l’efficace pressing del vice segretario generale Inrl Giandomenico Genta.

Nello specifico Baresi, che era accompagnato all’audizione dal segretario generale dell’Inrl Stefano Mandolesi, ha ricordato come, «la Commissione europea è sempre intervenuta tempestivamente contro i vani tentativi di disconoscere il titolo di revisore in Italia, così come la stessa Commissione Ue fece in modo pressante nel 2014 presso la commissione finanze della camera in sede deliberante per cassare la approvazione di un test contrario alla direttiva europea tendente ad avvicinare l’Italia all’Africa noncurante della normativa del parlamento europeo già in essere». Poi dopo aver menzionato l’intervento dell’ambasciatore italiano a Bruxelles, Stefano Sannino, che poco meno di anno fa ha intimato alla commissione finanze la modifica del testo in materia di revisione legale perché non conforme alle direttive Ue, e dunque la rivotazione ripetuta anche al senato del nuovo testo conforme, Baresi ha ribadito che «le leggi sono fatte per essere applicate e rispettate anche in contrasto con antichi interessi corporativi.

Di fronte a uno scenario legislativo ormai consolidato», ha quindi sottolineato Baresi alla Commissione del senato, «quel è il motivo per non riconoscere da subito il revisore legale quale titolare pieno della rappresentanza tributaria davanti agli uffici finanziari? Gli oltre 60 mila revisori legali non ordinistici, operanti attualmente in Italia, non possono attendere ulteriormente un diritto negato che è costato e soffre pesanti danni professionali». E a tal proposito Baresi ha specificato che i danni annuali calcolati per mancate consulenze professionali si aggirano intorno ai 2,5 miliardi di euro e che l’Istituto nazionale revisori legali si riserva di intervenire presso la Commissione europea per dare corso a una class action per il recupero di questi gravi danni economici. Nella relazione tecnica che l’Inrl ha presentato alla commissione 6° del senato, è stato sottolineato che la lettera dell’art. 17 del dlgs 39/2010 individua in maniera molto ampia l’ambito di azione dei revisori legali, e allo stesso tempo non vieta l’assunzione di determinati incarichi riservati alle libere professioni. Unico divieto è disposto dall’art. 17 comma 3 a causa dell’indipendenza. Ma è altresì importante sottolineare che la norma non prescrive che i revisori legali abbiano attività limitate al quelle di revisione dei conti e dei bilanci consolidati. Così come, sempre nella relazione tecnica depositata in Commissione, viene anche evidenziato che tra le attività che possono svolgere i revisori legali disposte dal legislatore all’art. 17 comma 3 del dlgs 39/2010 quando non assumono un incarico di revisione, figurano la tenuta dei libri contabili e altri servizi relativi alle registrazioni contabili o alle relazioni di bilancio; la progettazione e realizzazione dei sistemi informativi contabili; i servizi di valutazione e stima ed emissione di pareri pro veritate; i servizi attuariali; la gestione esterna dei servizi di controllo interno; e ancora la consulenza e servizi in materia di organizzazione aziendale diretti alla selezione, formazione e gestione del personale; la intermediazione di titoli, consulenza per l’investimento o servizi bancari d’investimento; e la prestazione di difesa giudiziale. Proprio quest’ultima menzione certifica la legittimità della rappresentanza tributaria dei revisori legali. Nella documentazione depositata dall’Inrl, infine, viene esplicitamente richiamato un passaggio della Direttiva europea 56/2014 che stabilisce testualmente come il revisore legale può svolgere a beneficio della collettività e dell’ordinamento giuridico, il suo ruolo sociale nell’economia del paese in modo pieno e libero senza un «quid minus» rispetto alle altre professioni ordinistiche e non ordinistiche inclusa chiaramente la rappresentanza e assistenza tecnica in giudizio. Apprezzamento, poi, del presidente Inrl per l’operato professionale svolto in questi ultimi anni dai dottori commercialisti ed esperti contabili, i quali però, ora, devono attenersi, come tutti gli altri professionisti, alla nuova normativa prevista. Nel concludere l’audizione, il presidente dell’Istituto ha sottolineato come, «c’è un concetto rivoluzionario che non va trascurato, e cioè che oggi quello del revisore legale è la prima figura professionale ufficiale riconosciuta sia dal Parlamento europeo che da quello italiano e come Istituto siamo pronti e disponibili alle esigenze del sistema economico italiano: questo perché è bene ribadire che la nostra è una realtà socio economica, vicina alle norme di legge, sensibile alle necessità della società italiana». Nel ringraziare dell’esaustiva illustrazione del presidente Baresi, il presidente della Commissione 6°, Mauro Maria Marino ha tenuto a precisare come, «l’esposizione dell’Inrl ha sicuramente riequilibrato il quadro professionale che era stato delineato ad altri organismi professionali convocati, dando un prezioso contributo per una equidistante visione d’insieme del delicato contesto legato alla fiscalità e ai rapporti dei contribuenti italiani con gli organi preposti al funzionamento del sistema fiscale italiano». I lavori della Commissione 6° sono poi proseguiti con le audizioni che hanno riguardato Equitalia e Agenzia delle entrate, entrambi da tempo interlocutori si primaria importanza per l’Inrl e con i quali l’Istituto ha siglato convenzioni per rafforzare una preziosa e reciproca collaborazione operativa. Sul sito Inrl è visibile l’integrale ripresa televisiva dell’audizione alla commissione 6° del senato.

 

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