IL SOLE 24 ORE
Commercialisti. La nota della Giustizia
Le prossime elezioni in linea con la nuova geografia giudiziaria
Sab. 2 – Entro la fine di quest’anno i dottori commercialisti dovranno eleggere il nuovo Consiglio nazionale. È quanto si legge nella comunicazione che il ministero della Giustizia, Dipartimento per gli affari di giustizia, ha inviato il 31 marzo ai vertici della categoria e agli Ordini territoriali. Oggetto della missiva l’impatto sugli Ordini della nuova geografia giudiziaria. Cade quindi l’ipotesi di una proroga dell’attuale Consiglio, guidato da Gerardo Longobardi, eletto il 16 luglio 2014. Il 31 dicembre 2016 finisce il periodo transitori previsto dal Dlgs 139/2005, articolo 67, che ha sancito la fusione in un unico Albo di dottori commercialisti e ragionieri.
Il ministero nella sua missiva afferma che la nomina del Consiglio nazionale spetterà agli Ordini territoriali eletti secondo la nuova geografia giudiziaria. Una presa di posizione che sembra contrastare con il Dlgs 139/2005, che all’articolo 25 precisa che l’elettorato attivo spetta al consiglio degli Ordini «che lo esercitano presso la propria sede tutti nello stesso giorno ed almeno 30 giorni prima di quello in cui scade il Consiglio nazionale» e all’articolo 63 sancisce la data del 31 dicembre 2016 quale scadenza del mandato sia per il Consiglio che per gli Ordini.
Il Consiglio nazionale deve ora attivarsi per indire le elezioni degli Ordini territoriali in tempo utile. Esistono infatti dei “passaggi” obbligati previsti dalla legge, di cui bisogna tener conto, si pensi per esempio ai 60 giorni che devono trascorrere dal deposito delle liste presso il ministero della Giustizia e la data delle elezioni per il Consiglio nazionale.
C’è poi il tempo necessario al trasferimento dei commercialisti dagli Ordini soppressi a quelli “accorpandi”, e a quelli dove cambia il territorio di riferimento. Un’operazione straordinaria di cui non è facilmente quantificabili. Federica Micardi