PROFESSIONI: L’ingegneria torna a crescere (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

 

Oice: produzione in aumento del 2% ma i pagamenti stentano

L’ingegneria torna a crescere

 

Sale del 2% la produzione delle società di ingegneria nel 2014 accompagnato da un aumento dell’occupazione del 2,6%; stime di crescita del 3,9% per il 2015% trainate dai contratti stipulati con clienti privati. È quanto emerge dalla trentunesima edizione della Rilevazione annuale sulle società di ingegneria italiane, curata dall’Oice, l’Associazione aderente a Confindustria che raggruppa più di 400 società di ingegneria, con la collaborazione del Cer, Centro Europa ricerche, che è stata presentata ieri a Roma.

L’anno che si è chiuso ha messo in evidenza che il valore della produzione delle società di ingegneria vira al positivo con un +2% rispetto al 2013 (che si era chiuso con un -3,7%). L’ l’importo totale è pari a 1,26 miliardi, in linea con le stime dell’anno scorso che parlavano di una crescita del 2,3%. Per il 2015 la produzione dovrebbe ancora aumentare a un tasso del 3,9%.

In netto aumento la produzione estera che registra un incremento del 15%, così come positivi sono i dati relativi ai contratti acquisiti nel 2014 (+10,7%), con una previsione per il 2015 di piccolo aumento (0,6%). La rilevazione Oice-Cer mette anche in risalto come la chiave per superare la crisi sia rappresentata soprattutto dalla penetrazione sui mercati esteri: i contratti all’estero sono infatti in aumento del 14% nel 2014 e del 17% come stima del 2015%.

Un dato negativo è però rappresentato dal portafoglio ordini (-9,5% nel 2014 e dell’1,5% nel 2015). Per quel che riguarda la domanda pubblica, il mercato degli appalti pubblici nel 2014 cresce del 17,8% sul 2013 in numero, anche se nel 2015 si stima una crescita leggermente inferiore. Il 2014 sul fronte dell’occupazione regala un dato positivo con un + 2,6% con stime di crescita analoga nel 2015. Fra i problemi che affliggono il settore, quello dei ritardati pagamenti rimane fra i più rilevanti dal momento che molte società lo percepiscono in peggioramento rispetto all’anno precedente, anche per quel che riguarda i committenti privati (che peraltro rappresentano una fonte di commessa in aumento rispetto al 2013). Altrettanto rilevante il problema determinato dalla insufficienza della domanda pubblica il cui valore è minimo anche rispetto al dato degli altri paesi europei. Per Patrizia Lotti, presidente Oice, «la situazione complessivamente ancora critica all’interno della quale si muovono gli associati Oice comincia a dare segnali di inversione di tendenza. Il report anche quest’anno conferma che le strategie di internazionalizzazione, perseguite dall’Oice da diversi anni, e di crescita dimensionale sono quelle che maggiormente possono contribuire al riposizionamento delle nostre società sui diversi mercati, puntando soprattutto sulla diversificazione dei mercati stessi». Per il Cer, Centro Europa ricerche, il direttore generale Stefano Fantacone ha evidenziato il contesto di rasserenamento dello scenario macroeconomico: «Se è vero che nel 2014, per il terzo anno consecutivo, il pil è diminuito, i dati dell’ultimo trimestre dimostrano una inversione del ciclo economico visto che ordini e produzione sono registrati in rialzo e che i risultati sul pil 2015 segnano un incremento che mancava da tre anni». Marco Solaia 

 

 

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