IL SOLE 24 ORE
Forum del mercato unico. La fotografia del settore
Nella Ue si contano 5.500 professioni
La liberalizzazione del mercato professionale in Italia è stata celere, forse troppo. Ieri al Forum del mercato unico che si è svolto a Bruxelles si è parlato di riforma della regolamentazione delle professioni e dei risultati della valutazione reciproca. «È emerso in modo piuttosto chiaro e in parte inaspettato – afferma Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni e unico rappresentante per l’Italia – che ci sono paesi come la Germania dove la liberalizzazione non è stata portata avanti in modo marcato come avvenuto invece in Italia e in Spagna».
Ieri quattro docenti universitari di diversi paesi hanno esposto i risultati delle indagini che hanno fatto. «Il taglio di queste ricerche – spiega Stella – è da economisti, manca però completamente l’analisi di un eventuale impatto sociologico che potrebbero avere gli interventi di liberalizzazione spinta che la Ue vuole promuovere».
L’incontro di ieri con gli stakeholders segue l’invio da parte dei 28 paesi Ue dello spaccato professionale, l’Italia ha indicato 28 professioni ordinistiche e 374 professioni non iscritte ad ordini od albi. Un numero che stride con il numero di professioni registrate in Europa, 5.500.
«Esistono situazioni radicalmente diverse – spiega Stella – io stesso mi sono stupito nel vedere qualificata come professione l’attività di floricoltore». Insomma sulla definizione di “professionista” l’Europa sembra avere le idee confuse e variegate. E non è l’unico problema.
Un’altra criticità, segnalata da Stella, è relativa all’attenzione quasi esclusiva rivolta all’abbassamento dei costi, raggiungibile secondo l’Europa eliminando barriere e regole. «Il concetto prevalente è che la deregolamentazioni dei servizi fa scendere i prezzi a beneficio dei consumatori. Un sillogismo che da noi, forse a causa della crisi, non ha trovato conferma. Nessuna attenzione – afferma Stella – viene invece rivolta alla conservazione della qualità del servizio».
Dopo questo incontro sul mercato unico l’Unione europea intende avviare un percorso per arrivare entro il 31 agosto ad avere una valutazione reciproca che porti ad una armonizzazione reciproca. Un percorso ad ostacoli date le enormi differenze. Fe. Mi.