ITALIA OGGI
Via a Brescia al 2° Congresso italo-europeo organizzato dall’Istituto nazionale
Nuova revisione senza segreti
Categoria a confronto sul futuro della professione
Oggi è il grande giorno per la nuova revisione legale italiana: si tiene, infatti, a Brescia, presso il Centro congressi della Camera di commercio il 2° Congresso italo-europeo organizzato dall’Inrl con il patrocinio della rappresentanza italiana della Commissione europea. Si tratta del più importante appuntamento dell’anno per una categoria di oltre 160 mila professionisti che dal 1° gennaio 2017 opereranno in un nuovo contesto normativo destinato ad incidere sul risanamento socio-economico del sistema-paese: con i decreti attuativi del dlgs 39/2010 recentemente emanati, infatti, viene contestualizzato il ruolo centrale del revisore legale nel monitoraggio contabile degli enti locali e del comparto privato.
Ispirata ai principi di terzietà ed equità, la nuova normativa sulla revisione legale italiana verrà analizzata attraverso esaustive relazioni tecnico-professionali di Caterina Garufi, consigliere dell’ufficio legislativo del ministro di giustizia, di Michele Dipace, avvocato generale dello stato emerito e di Anna Maria Ruggieri, consulente dell’Inrl, nonché membro della delegazione Inrl presso il Mef per la stesura dei decreti attuativi del dlgs 39/2010 che hanno recepito i dettami della normativa Ue in materia di revisione legale. L’evento di Brescia, che verrà aperto con una relazione introduttiva del presidente dell’Istituto, Virgilio Baresi, ospiterà esponenti del mondo istituzionale, politico e professionale per illustrare le novità giuridiche e le opportunità professionali alla luce della nuova normativa europea e italiana in materia di revisione contabile recentemente varate, che decorreranno dal 1° gennaio 2017.
Un evento al quale hanno già confermato la loro presenza importanti personaggi istituzionali e realtà professionali, quali il presidente dei S&D presso il Parlamento europeo Gianni Pittella, il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri, il consigliere del ministro del Mef, Francesco Alfonso, il presidente del Microcredito italo-europeo, Mario Baccini, il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana; e ancora il presidente di Confimprese Italia, Guido D’Amico e il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, ovvero tre organizzazioni in rappresentanza di oltre 800 mila professionisti italiani. Nel corso dell’evento si terranno anche i festeggiamenti per il 60° anniversario dalla fondazione dell’Inrl, la più longeva oltreché unica associazione nell’ambito della revisione legale. Alta, dunque, la soddisfazione del presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi, che ha spiegato come il congresso «rappresenta l’evento-clou per tutta la categoria che coinvolge circa 160 mila professionisti italiani iscritti presso il Mef, e che sancisce la svolta libero professionale dei revisori legali, da sempre sostenuta dall’Inrl, i quali dovranno attenersi alla innovativa regolamentazione fortemente ispirata ai dettami dell’Unione europea per un monitoraggio contabile ispirato alla terzietà, trasparenza, equità, legittimità ed alla formazione obbligatoria che si impone per l’attività. La netta e qualificante distinzione è resa ancor più significativa dalle disposizioni europee che stabiliscono come la vigilanza dei revisori legali viene affidata al Mef, mentre la vigilanza dei dottori commercialisti spetta al ministero di giustizia».
Il presidente dell’Istituto ha evidenziato pure che si tratta della prima ribalta di alto profilo che avrà un’alta partecipazione dei revisori iscritti che, presenziando, potranno anche beneficiare di 10 crediti formativi. E lo scopo del congresso organizzato per la prima volta in una città di provincia come la laboriosa Brescia è pure rivolto a mantenere alta l’attenzione delle istituzioni e del mondo professionale alla corretta applicazione della legge e in specie alla obbligatoria formazione professionale nel rispetto della normativa appena licenziata, con l’esame di Stato che dovranno sostenere tutti gli aspiranti revisori legali. L’istituto in primis sarà poi molto vigile affinché la nuova regolamentazione venga applicata correttamente a tutela di tutti i professionisti. L’importante obiettivo è quello di rilanciare il valore di questa professione, specie per i giovani e tra le nuove generazioni, puntando sulle molteplici opportunità che la normativa europea in materia offre a questa professione che potrà essere espletata dai revisori italiani in qualsiasi altro paese-membro dell’Unione europea. E non è un caso che l’Inrl abbia enfatizzato il patrocinio della rappresentanza italiana della Commissione Ue, dopo aver ricevuto negli ultimi anni il prezioso sostegno di Ugo Bassi, che nel recente passato ha ricoperto il ruolo di direttore della Commissione Ue per i servizi finanziari