ITALIA OGGI
Dall’Anac
Ordini, adempimenti prorogati
L’Autorità nazionale anticorruzione concede più tempo agli ordini professionali per mettersi in regola con gli adempimenti sulla trasparenza. Con la delibera del 6 aprile scorso, infatti, l’Anac ha stabilito che il termine ultimo, originariamente fissato al 31 marzo scorso, slitterà a data da destinarsi. O meglio alla data in cui entrerà in vigore il dlgs correttivo delle disposizioni in materia di prevenzione alla corruzione. Lo schema di decreto, approvato dal Consiglio dei ministri in prima lettura lo scorso 20 gennaio, è infatti al vaglio delle commissioni parlamentari (si veda ItaliaOggi del 2 febbraio 2016). Nel dettaglio, con la delibera n. 380 l’Anac ha preso atto e ha accolto le richieste presentate, dal Comitato unitario permanente degli ordini e dei collegi professionali e dalla Rete delle professioni tecniche lo scorso 31 marzo con una nota ad hoc. Una richiesta formale arrivata dopo più momenti di confronto con l’Autorità guidata da Raffaele Cantone nei mesi precedenti. Quest’ultima, valutati, quindi, da un lato lo stato dell’arte dei lavori parlamentari e dall’altro lato la necessaria applicazione delle regole sulla trasparenza anche agli ordini professionali, ha ritenuto opportuno «sospendere il termine del 31 marzo 2016 fino all’entrata in vigore delle disposizioni correttive del dlgs 33/2013». La proroga del termine, però, non farà venire meno l’attività di vigilanza dell’Anac. «A decorrere dall’entrata in vigore delle nuove disposizioni», si legge a conclusione della delibera, «l’Autorità si riserva di svolgere un’ulteriore attività di vigilanza alla luce della nuova normativa». Tra gli adempimenti a cui gli ordini saranno tenuti, per quanto riguarda i dati patrimoniali dei soggetti che ricoprono un ruolo all’interno della categoria le autorità centrali e periferiche dovranno pubblicare sui loro siti internet solo le entrate derivanti dalla carica ricoperta e non più lo stato patrimoniale complessivo. Beatrice Migliorini