ITALIA OGGI
Le precisazioni dell’Anac sull’applicazione della normativa da parte delle categorie
Ordini, trasparenza a Natale
Slitta al 23 dicembre il termine ultimo per adempiere
Sab. 23 – Ordini e collegi professionali avranno tempo fino a Natale 2016 per mettersi in regola con gli adempimenti sulla trasparenza. Dopo la prima proroga concessa a seguito della scadenza del 31 marzo scorso, la nuova dead line stabilita dall’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone è il 23 dicembre 2016. La comunicazione è arrivata direttamente dall’Anac che, a seguito dell’entrata in vigore, il 23 giugno scorso, del dlgs 97/2016 (Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza), ha nuovamente precisato che il regime di trasparenza previsto per tutte le pubbliche amministrazioni si applica anche agli ordini professionali in quanto compatibili, senza se e senza ma. Ferme restando, però, da un lato la possibilità di adempiere agli obblighi di pubblicazioni richiesti in forma semplificata e, dall’altro lato, la possibilità dell’Anac di continuare a vigilare sull’attuazione del complessivo piano triennale di prevenzione della corruzione (si veda ItaliaOggi del 16 aprile scorso).
Avviso, quest’ultimo, che era già stato lanciato dall’Autorità all’indomani della concessione della prima proroga. Con la delibera n. 380 del 6 aprile scorso l’Anac, infatti, aveva preso atto e accolto le richieste presentate, dal Comitato unitario permanente degli ordini e dei collegi professionali e dalla Rete delle professioni tecniche. Richiesta che era arrivata dopo più momenti di confronto con l’Autorità guidata da Raffaele Cantone nei mesi precedenti. Quest’ultima, valutata, all’epoca la mancanza di quello che è poi è divenuto il dlgs 97/2016 e al contempo la necessaria applicazione delle regole sulla trasparenza anche agli ordini professionali, ritenne opportuno sospendere «il termine del 31 marzo 2016 fino all’entrata in vigore delle disposizioni correttive del dlgs 33/2013». Sottolineando però, che la proroga del termine, non avrebbe fatto venire meno l’attività di vigilanza. Ordini e collegi, quindi, in questi mesi dovranno dare prova di stare lavorando per mettersi in regola. Tra le misure semplificate previste, il fatto che gli ordini saranno tenuti, per quanto riguarda i dati patrimoniali dei soggetti che ricoprono un ruolo all’interno della categoria alla sola pubblicazione sui loro siti internet delle sole entrate derivanti dalla carica ricoperta e non più dello stato patrimoniale complessivo. Beatrice