ITALIA OGGI
Semplificando fisco e burocrazia i lavoratori autonomi possono supportare la crescita
Più attenzione ai professionisti
I consulenti tra i protagonisti della ripresa economica
I professionisti devono essere tra i protagonisti della ripresa dell’economia. Il supporto che potranno garantire i professionisti deve essere adeguatamente supportato da misure finalizzate a ridurre la pressione fiscale e le incombenze burocratiche che nel corso degli anni sono diventati dei veri impedimenti allo sviluppo di tutto il mondo del cosiddetto «popolo delle partite Iva».
Il governo, dal canto suo, sembra essere intenzionato a cambiare volto al rapporto con il fisco per i professionisti italiani. L’obiettivo dovrebbe essere quello di semplificare gli adempimenti per renderli, nel contempo, meno onerosi e più rapidi. A partire dalla fine del mese di giugno con un correttivo al decreto semplificazioni attuativo della delega fiscale (dlgs 175/2014) potrebbero concretizzarsi alcune misure rivolte proprio ai professionisti. Tra queste gli interventi sulla Flat tax ovvero l’Iri che permette di parificare i criteri di tassazione dei redditi d’impresa a prescindere dalla forma giuridica adottata. Inoltre un intervento sull’Irap con la definizione di autonoma organizzazione per dare certezza ai professionisti sulla non applicazione dell’Irap. Tra le misure allo studio del Governo anche l’abolizione degli studi di settore per i professionisti considerati non più idonei alla stima dei compensi. Nelle intenzioni del Fisco, infatti, gli studi di settore dovranno diventare sempre di più un mezzo di incentivo alla compliance. Tra le principali novità per i professionisti anche l’aumento della deducibilità delle spese per la formazione e per la certificazione. «È importante l’attenzione che il Governo dimostra nei confronti dei professionisti», ha detto il presidente nazionale dell’Ancot Arvedo Marinelli, «e si colloca in una fase congiunturale caratterizzata da un aumento del cosiddetto “popolo delle partite Iva” che è stato determinato principalmente dalle maggiori adesioni al regime agevolato “forfettario”». Nel corso del Meeting delle professioni, organizzato dalla Federazione italiana dei tributaristi si aprirà un confronto per analizzare quali potranno essere le misure più efficaci per supportare lo sviluppo dei professionisti nel nostro paese e in proposito Luigi Pessina, presidente nazionale Ancit ha detto: «Semplificare si può, basta volerlo. L’impegno che le Associazioni profondono, corredato da idee e soluzioni, non deve essere ignorato dal governo e più in generale dalla classe politica. C’è inoltre un grande bisogno di «stabilità e semplicità» delle norme se si vuole produrre quella spinta necessaria ad una progressiva ripresa economica. Continuare a seppellire i lavoratori autonomi sotto tasse, contributi, balzelli, scadenze, scoraggia la nuova imprenditoria e mortifica quella parte produttiva che a proprie spese ha sostenuto una parte importate del pil in questi anni di profonda crisi». Oltre agli interventi del governo la Federazione dei tributaristi sono impegnati anche a monitorare le novità che potrebbero essere introdotte dall’Unione europea anche per certificare la qualità della figura del consulente e in proposito il segretario generale della Lait Fausto Perazzolo Marra ha detto: «L’Italia si conferma ancora una volta tra i paesi europei con il più ampio numero di lavoratori autonomi. Ai consulenti viene ora riconosciuto il ruolo essenziale di portatori di conoscenza, ruolo che va incentivato non solo a parole ma economicamente, soprattutto in un’ottica di acquisizione, mantenimento e certificazione delle competenze, a garanzia della qualità del servizio offerto al cittadino». Vittorio Bellagamba