ITALIA OGGI
Inrl pronto a ribadire l’importanza dell’obbligatorietà dell’aggiornamento professionale
Priorità al rilancio dell’economia
Revisori a fianco delle istituzioni a sostegno del paese
Sarà una agenda densa di impegni per il presidente dell’Inrl quella della prossima settimana che prevede incontri istituzionali e la partecipazione al forum dei consulenti del lavoro di Roma, nel corso del quale verranno ufficialmente presentati i corsi di formazione curati dall’Inrl, con la direzione scientifica di Giuseppe Pio Macario, in base al protocollo d’intesa firmato con la fondazione «O.Bertucci» dell’ordine dei consulenti del lavoro di Roma, presieduta da Eleonora Marzani.
Il primo degli appuntamenti istituzionali sarà con il ministro delle riforme Maria Elena Boschi: «A colei che è uno degli esponenti di maggior spicco del governo Renzi», anticipa il presidente dell’Istituto Baresi, «prospetteremo la piena disponibilità dei revisori legali iscritti all’Inrl di contribuire in modo tangibile alle innovazioni previste dalla riforma costituzionale che, proponendosi di superare il bicameralismo perfetto e ponendo il Senato quale organo rappresentativo delle autonomie regionali prevede per questo importante organo istituzionale la funzione principale di esercitare un virtuoso raccordo tra lo stato, le regioni e i comuni. In questa ottica l’attività professionale del revisore legale, infatti, poiché ispirata al principio della terzietà, recentemente riformata in Italia secondo i dettami della direttiva europea 2014/56, si pone come azione di tutela per la collettività sia in ambito privato che pubblico.
Il monitoraggio contabile obbligatorio per legge negli enti locali», prosegue Baresi, «attraverso l’estrazione con sorteggio neutrale dei revisori incaricati, colloca la libera professione della revisione legale al centro del risanamento socio-economico del sistema-paese. L’istituto vuole dunque candidarsi a giocare un ruolo determinante nell’interesse delle comunità locali sia in termini di trasparenza che in termini di quella spending-review della spesa pubblica, da tempo sostenuta dal governo Renzi e ribadita dalle più recenti relazioni della Corte dei conti». Tra l’altro, dal momento che con la riforma Boschi circa venti materie tra cui l’ordinamento delle professioni, rientreranno nella competenza dello Stato, l’Istituto nazionale revisori legali si rende disponibile a fornire il proprio contributo intellettuale, affinché il riordino delle professioni segua gli orientamenti dell’Unione europea. Non a caso è stato proprio l’Inrl a organizzare il primo convegno italo-europeo presso il Parlamento europeo a Bruxelles, il 7 dicembre del 2011, consapevole dell’importanza di sostenere le libere professioni e la libera circolazione dei professionisti negli stati-membri, divenendo così precursore dell’idea di una revisione legale europea quale tra le prime attività professionali esercitabili in un qualsiasi paese dell’Ue. Nel corso dell’incontro col ministro Boschi, poi, Baresi illustrerà nel dettaglio l’operazione promossa e già avviata in collaborazione con Legautonomie degli «sportelli etici» nei comuni italiani dove i revisori legali iscritti all’Inrl offrono gratuitamente una prima consulenza per i singoli cittadini e per le micro e piccole imprese al fine di garantire una migliore gestione dei rapporti con i referenti finanziario-bancari.
E sempre la prossima settimana si terrà un altro significativo incontro dei vertici Inrl con il vice ministro dell’interno, Filippo Bubbico, per un ampio confronto sulle nuove norme che regolamentano gli incarichi di revisione contabile negli enti locali, di competenza del dicastero dell’interno, con estrazione a sorteggio, nel pieno rispetto dei dettami europei riguardo ai principi di terzietà e di trasparenza. Al viceministro Bubbico verranno poi illustrati i propositi dell’Istituto in materia di spending review nei comuni attraverso un forte richiamo al monitoraggio contabile secondo la nuova regolamentazione che mira proprio a risanare quella finanza locale troppo spesso al centro di palesi irregolarità e dannosi episodi di corruzione e mal gestione. Numerose occasioni pubbliche e istituzionali che verranno colte dai vertici dell’Inrl per rilanciare anche l’importanza della formazione e dell’aggiornamento professionale: a tal proposito è lo stesso Baresi a ribadire «è necessario sottolineare, soprattutto nei confronti di colleghi revisori legali ritardatari, il termine inderogabile dei corsi e quanto sia indispensabile affrettarsi ad accedervi per l’acquisizione dei crediti formativi obbligatori al fine di proseguire l’attività professionale e non rischiare così di dover interrompere le proprie consulenze».