ITALIA OGGI
Una circolare del Medio credito centrale estende il raggio della sezione speciale
Professioniste, garantisce lo stato
L’ombrello del fondo per le pmi copre gli studi al femminile
Anche le professioniste possono accedere alla sezione speciale del fondo di garanzia per le Pmi, finora riservata alle sole imprese femminili (oltre che alle imprese che presentano operazioni a valere sul Pon e sul Poi). La dotazione finanziaria complessiva della sezione speciale del fondo Pmi è pari a euro 20.000.000. Nell’ambito di essa, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese. Le professioniste devono essere iscritte agli ordini professionali o devono essere aderenti ad associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del ministero dello sviluppo economico. Tutto questo lo prevede la circolare del medio credito centrare del 6 luglio 2015 n. 11. Con il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’unione europea e lo stato italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia del fondo è una agevolazione del ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con le risorse europee dei programmi operativi nazionale e interregionale 2007-2013, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari a favore di imprese e professionisti. Il fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso, sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie. La professionista deve essere valutata in grado di rimborsare il finanziamento garantito. Devono perciò essere considerati economicamente e finanziariamente sani sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. La professionista non può inoltrare la domanda direttamente al fondo. Deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa a occuparsi della domanda. In alternativa, ci si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo. Tutte le banche sono abilitate a presentare le domande mentre occorre rivolgersi ad un confidi accreditato. L’intervento del fondo è concesso fino a un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti. Il fondo garantisce a ciascuna professionista un importo massimo di 2,5 milioni di euro, un plafond che può essere utilizzato attraverso una o più operazioni, fino a concorrenza del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili. Il limite si riferisce all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo. Le procedure sono snelle e veloci: in tempi rapidi vengono verificati i requisiti di accesso e adottata la delibera. L’impresa viene informata via e-mail sia della presentazione della domanda sia dell’adozione della delibera. Alle professioniste sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare la possibilità di prenotare direttamente la garanzia, la priorità di istruttoria e di delibera, l’esenzione dal versamento della commissione una tantum al fondo e la copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni. Cinzia De Stefanis