ITALIA OGGI
Conto alla rovescia per la data del 16 dicembre quando si svolgerà il Memorial Day
Revisione in formato europeo
Ruolo chiave del primo contratto collettivo Cisal-Inrl
Una revisione legale sempre più integrata all’Europa: con l’innovativo contratto collettivo italo-europeo Cisal-Inrl e il recente annuncio del capogruppo dei socialisti e democratici Gianni Pittella (da sempre sostenitore delle istanze dell’Istituto) di candidarsi alla presidenza del Parlamento europeo, i revisori legali possono guardare con fiducia alla svolta della loro attività professionale in Italia e in Europa. È di pochi giorni fa, infatti, la decisione di Pittella – ratificawta all’unanimità durante la riunione del gruppo S&D a Bruxelles – di candidarsi alla prestigiosa carica sostenuto dall’attuale presidente Schultz: un passo compiuto, secondo quanto dichiarato dallo stesso europarlamentare, dopo intensi colloqui con il premier Renzi, con il presidente francese Hollande e con altri leader socialisti. «Occorre aprire, in Europa e quindi in tutti i paesi-membri dell’Ue, una fase nuova», ha dichiarato Pittella, «con una nuova agenda per la seconda parte della legislatura.
Serve una svolta progressista e vogliamo archiviare l’austerità. Mi confronterò con tutti i gruppi a eccezione delle forze estremiste di destra per trovare convergenze su questi punti e sulla mia candidatura». Alta la soddisfazione espressa dal presidente dell’Inrl, Virgilio Baresi, che nel ricordare la significativa partecipazione di Pittella al secondo congresso italo-europeo di Brescia nell’ottobre scorso ha sottolineato come «A nome dei revisori legali italiani avevo già anticipato, proprio a Brescia, l’augurio di una sua candidatura alla presidenza del parlamento europeo.
Ora non posso che auspicarne la nomina. Abbiamo tutti apprezzato l’intervento di Pittella che nel corso del nostro congresso ha rilanciato con forza la necessità di un cambio di passo dell’Europa e dei paesi-membri, anche grazie al contributo del mondo professionale, prefigurando un profondo rinnovamento nel ruolo dei revisori legali quali tutori della terzietà e trasparenza contabile. Un compito che la nuova normativa italiana, in vigore dal 1° gennaio 2017, rilancia con espliciti riferimenti a una attività super partes e svolta a salvaguardia della collettività». E uno dei primi segnali tangibili del rinnovamento professionale è stato proprio lo schema del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti degli studi professionali di revisione legale, siglato a Brescia dai vertici Inrl e Cisal, e in vigore dal 1° novembre scorso. Un contratto che, nel confermare la validità e l’efficacia degli assetti contrattuali su due livelli (contratto nazionale di settore e contratto integrativo territoriale o aziendale di settore), è ispirato ai principi della sussidiarietà, del federalismo e della solidarietà. Non a caso il nuovo schema contrattuale rende effettiva la contrattazione di secondo livello garantendo al lavoratore, tramite la contrattazione di primo livello, la certezza di percepire comunque un importo aggiuntivo della paga base fissata in ambito nazionale, qualora la contrattazione di secondo livello in ambito regionale o aziendale non intervenga nei tempi previsti, salvo successivo conguaglio in suo favore qualora gli interventi vengano successivamente definiti con importi più elevati. Si tratta di un contratto che consolida la pratica attuazione del metodo concertativo e attraverso la costituzione di strumenti bilaterali, favorisce la copertura assicurativa e previdenziale dei lavoratori mediante contribuzione mista. Nel redigere il primo Ccnl italo-europeo, Inrl e Cisal hanno voluto ispirarsi alla spinta propulsiva della nuova dimensione europea dell’attività di revisione legale, con un significativo richiamo alla formazione continua e obbligatoria quale strumento fondamentale di valorizzazione professionale delle persone, con un ruolo strategico in uno scenario non più vincolato solo e unicamente a logiche di competizione «territoriale».
In altre parole il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro disciplina in maniera unitaria, per tutto il territorio nazionale, i rapporti di lavoro subordinato e parasubordinato tra gli Studi dei revisori legali, in forma individuale societaria o associata, e il loro personale dipendente, con estensione a tutte quelle attività similari che possono essere annoverate nel settore. E disciplina, per quanto compatibile con le vigenti disposizioni di legge, i rapporti di formazione e le prestazioni effettuate nei periodi di stages, dagli aspiranti alle diverse forme d’impiego e con le diverse attività formative. La corretta applicazione del Ccnl di categoria, che avrà durata triennale, comporta l’obbligo a carico degli studi dei revisori legali di dare attuazione a tutti gli istituti contrattuali, ivi compresi gli enti bilaterali nazionali o regionali, la formazione continua, l’assistenza sanitaria e la previdenza complementare. Tra le innovazioni di maggior rilievo, contenute nello schema contrattuale, vi è un intero articolo dedicato al contratto di lavoro intermittente mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro che ne può utilizzare la prestazione lavorativa in modo discontinuo o intermittente secondo le esigenze individuate dai contratti collettivi, anche con riferimento alla possibilità di svolgere le prestazioni in periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno. Così come innovativo risulta l’articolo 91 sul telelavoro, forma di organizzazione del lavoro a distanza resa possibile dall’utilizzo di sistemi informatici e dall’esistenza di una rete di comunicazione fra il telelavoratore (lavoratore dipendente) e lo studio di revisione. Nel commentare i contenuti del Ccnl, Giovanni Cinque, consulente legale dell’Inrl e tra gli artefici di questo nuovo contratto, annota come «questo schema contrattuale recepisce tutte le più recenti novità del jobs act, allinea il sistema di classificazione del personale alle esigenze organizzative degli studi sia di piccola che di medio-grande dimensione e recepisce le più recenti istanze anche in materia di welfare aziendale». Prosegue intanto la fase organizzativa per il Memorial Day del 16 dicembre a Roma, che prevede nella prima parte della giornata un incontro con i responsabili di Confimprese Italia e dell’Ente nazionale del Microcredito, per una esaustiva illustrazione dei due rilevanti accordi siglati dall’Istituto con questi organismi, finalizzati a ampliare le opportunità professionali ed economiche dei revisori iscritti e proseguirà, nella seconda parte della giornata, con un atteso consiglio nazionale che dibatterà i futuri impegni dell’Inrl già proiettato nel 2017. Al termine del Cn, la Santa Messa in ricordo del fondatore dell’Inrl, Modesto Bertolli, e la cena di auguri al ristorante della Galleria Sordi, dove saranno presenti importanti esponenti istituzionali dei ministeri dell’economia e di giustizia.