IL SOLE 24 ORE
Bilanci 2015. Uno studio dei commercialisti illustra il contenuto dei criteri internazionali Isa Italia
Revisori, scattano i nuovi principi
A partire dai bilanci 2015 si applicano i nuovi principi di revisione internazionali Isa Italia emessi dal ministero dell’Economia e delle finanze alla fine del 2014. In questo contesto si colloca il documento del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili «L’applicazione dei principi di revisione internazionali (Isa Italia) alle imprese di dimensioni minori» pubblicato nel dicembre 2015 e rivolto, in particolare, ai revisori individuali, alle piccole società di revisione e ai collegi sindacali o agli organi di controllo, anche monocratici delle Srl incaricati della revisione. La prima fase del processo di revisione prende avvio con la valutazione da parte del revisore dell’accettazione o del mantenimento dell’incarico, ed è incentrata sull’identificazione e sulla valutazione dei rischi di errori significativi mediante la conoscenza dell’impresa e del contesto in cui opera.
Le attività preliminari
Più nel dettaglio, le attività preliminari che il revisore deve compiere sono finalizzate a decidere se accettare l’incarico con un nuovo cliente o se proseguire o meno i rapporti già in essere. A tale fine, il revisore deve verificare l’adeguatezza delle competenze e delle capacità necessarie per svolgere l’incarico, inclusa la disponibilità di tempo e di risorse, valutare l’integrità del cliente e dei soggetti che ricoprono ruoli chiave all’interno dell’impresa (la “direzione”), verificare di essere in grado di poter rispettare i principi etici applicabili, inclusa l’indipendenza (si veda l’articolo a fianco), eventualmente valutare le implicazioni derivanti da aspetti significativi emersi durante la precedente revisione, ed infine concordare i termini dell’incarico con le persone che hanno la responsabilità per la gestione dell’attività dell’impresa. I principi di revisione di riferimento in questa fase sono i numeri 210, 220, 300 nonché il principio internazionale sul controllo della qualità Isqc 1 Italia.
L’accettazione dell’incarico
La conoscenza del settore e delle tematiche relative all’incarico, il possesso delle competenze tecniche, la possibilità di ricorrere, se necessario, ad esperti nonché quella di completare l’incarico entro il termine previsto per emettere la relazione, sono i principali fattori che il revisore deve considerare per stabilire la propria adeguatezza allo svolgimento dell’incarico. Per valutare l’integrità del cliente e della direzione, rilevano fattori quali la reputazione della società e del suo top management, l’atteggiamento della proprietà e della direzione in merito ad aspetti quali l’interpretazione dei principi contabili e l’ambiente di “controllo interno” nonché le motivazioni dell’eventuale mancata conferma del revisore precedente. Più in generale, nella fase di accettazione del cliente, sono centrali aspetti quali, ad esempio, la situazione economica e finanziaria della società, la redditività dell’attività e la competitività aziendale, l’affidabilità del sistema di controllo e delle stime contabili, la continuità aziendale nonché l’esistenza di transazioni di rilievo con parti correlate. Per raccogliere le informazioni utili a compiere le valutazioni necessarie, il revisore può esaminare l’organigramma, i bilanci e i risultati operativi ed economici degli ultimi esercizi, incontrare la direzione e i responsabili delle attività di governance nonché utilizzare tutte le possibili fonti informative a sua disposizione.
Mantenimento dell’incarico
Il mantenimento dell’incarico deve essere valutato non solo al momento del rinnovo, ma anche negli anni successivi all’accettazione del cliente. Rilevano principalmente in questa fase il deterioramento nell’affidabilità dell’assetto proprietario e della direzione, l’andamento della posizione finanziaria nonché le situazioni di incertezza sulla continuità aziendale del cliente o la presenza di contenziosi molto rilevanti.
Sindaci – revisori
Nel caso in cui la revisione sia svolta dal collegio sindacale, alcune procedure di accettazione o di mantenimento dell’incarico – quali la valutazione della disponibilità e della competenza professionale – devono essere svolte individualmente, mentre la valutazione dell’integrità e della situazione del cliente devono essere svolte collegialmente. In caso di nuovo incarico, dunque, i sindaci devono riservarsi di accettare la nomina solo dopo lo svolgimento collegiale di tali procedure. Giuseppe Carucci Barbara Zanardi