ITALIA OGGI
Il vademecum dell’Ordine dei dottori commercialisti di Roma sui doveri del dominus
Trattenuta Irpef per i praticanti
Rimborsi spesa assimilati al reddito da lavoro dipendente
Il rimborso spese al praticante commercialista è assimilato al reddito da lavoro dipendente. Il dominus, quindi, dovrà assoggettare le somme corrisposte al tirocinante a trattenuta Irpef, applicando le aliquote per scaglioni di reddito previste dall’art. 11 del Tuir e a trattenute per addizionale comunale e regionale all’Irpef. Lo ricorda un vademecum della Commissione tirocinio dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Roma, dal titolo «Il tirocinio professionale, inquadramento fiscale, contributivo e assicurativo e adempimenti a carico del dominus». Il documento è stato messo a punto in virtù dell’entrata in vigore, il 1° marzo scorso, del nuovo codice deontologico dei commercialisti, che ha introdotto l’obbligo, per il dominus, di concordare con il tirocinante un rimborso spese forfettario fin dall’inizio della pratica. Per quanto riguarda l’inquadramento fiscale del rapporto di lavoro, il vademecum richiama l’art. 50, comma 1, lettera c) del dpr 917/1986, dove è stabilito che sono assimilati ai redditi da lavoro dipendente «le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale, se il beneficiario non è legato da rapporti di lavoro dipendente nei confronti del soggetto erogante». Da ciò ne consegue l’obbligo, per il dominus, di assoggettare la borsa di studio a trattenuta Irpef e, se spettanti, dovrà riconoscere al tirocinante le detrazioni per lavoro dipendente e carichi familiari, nonché corrispondere il bonus ex dl 66/2014. Stesso trattamento per le spese erogate a titolo di rimborso spese forfettario. Inoltre, specifica il vademecum, il tirocinio professionale dei commercialisti è escluso da prelievo contributivo, quindi non sussiste alcun adempimento Inps, ed è escluso anche l’obbligo assicurativo Inail. Per quanto riguarda la copertura previdenziale, resta la facoltà, da parte del tirocinante, di effettuare la pre-iscrizione alla cassa di previdenza di competenza, ovvero quella dei praticanti commercialisti o dei praticanti esperti contabili. Quanto agli adempimenti a carico del dominus, il documento specifica che, in occasione dell’attivazione del tirocinio, dovrà provvedere a formalizzare per iscritto l’assegnazione del rimborso spese, mentre non è previsto l’invio della comunicazione obbligatoria Unilav e i tirocinanti non devono essere iscritti sul libro unico del lavoro. Il dominus dovrà tuttavia predisporre mensilmente un prospetto dal quale risultino le somme erogate e le trattenute operate, ed effettuare i relativi versamenti con modello F24. Gabriele Ventura