CORRIERE ECONOMIA
Normative. Al via il censimento voluto dal nuovo Organismo di vigilanza. L’impegno per far crescere le donne che sono solo il 20% del totale
Un Albo unico. Ma ora i professionisti si fanno in tre
La vigilanza sui promotori passa dalla Consob ad un istituto deputato. Potranno esercitare gli abilitati all’offerta fuori sede, autonomi e società
Il mondo del risparmio è in pieno fermento perché occorre ridisegnare i contorni della consulenza e distribuzione dei servizi finanziari, in attuazione alle disposizioni contenute nella legge di Stabilità 2016 e in vista dell’arrivo della Mifid2 (la seconda edizione della direttiva europea, attesa per i primi del 2018) che introdurrà nuove regole per completare l’omogeneizzazione del mercato finanziario europeo. Il tutto va nella direzione di una maggiore tutela dell’investitore.
Tra le prime novità c’è il passaggio dell’attività di vigilanza sui consulenti finanziari dalla Consob all’Apf (l’organismo attualmente depositario dell’Albo degli ex promotori finanziari) che ha cambiato denominazione in Ocf (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari). Delineati anche i nuovi profili delle figure professionali abilitate all’attività di consulenza finanziaria che sono tre: consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (ex promotori finanziari); consulenti finanziari autonomi
e società di consulenza finanziaria.
Ciascuna categoria, avrà una sezione dedicata all’interno del nuovo albo, dove potranno iscriversi i professionisti che hanno requisiti di competenza e conoscenza necessari dettati da Esma (l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati). «Ora spiega Carla Rabitti Bedogni, presidente di Ocf, per dare attuazione concreta alla legge di Stabilità servono da Consob i regolamenti di operatività e da parte del ministero dell’Economia i decreti ministeriali sui requisiti di accesso e permanenza nella professione, omogenei.
Oggi esistono regole diverse per ciascuna categoria. Per quanto ci riguarda, con l’assemblea straordinaria del 2 marzo 2016, abbiamo già apportato le prime modifiche allo Statuto per recepire le disposizioni contenute nella legge di Stabilità».
I cambiamenti
In base alle nuove regole, d’ora in poi, per essere iscritti al nuovo Albo i professionisti dovranno sostenere un esame di abilitazione, come già accade per gli ex promotori iscritti all’attuale Albo. Come consulente autonomo potrà continuare ad operare solo chi era attivo prima dell’ottobre 2007, data in cui questa figura professionale è stata introdotta dalla direttiva comunitaria. Questi professionisti, dimostrando di essere in possesso dei requisiti stabiliti da Mef e Consob, potranno fare domanda e ottenere l’inserimento nel nuovo Albo. È presumibile che la maggioranza di coloro che intendono esercitare questa attività dovrà sostenere l’esame di idoneità. «Come Nafop spiega il presidente Cesare Armellini siamo assolutamente d’accordo su questo procedimento e per quanto riguarda l’iscrizione alla nostra associazione, per il futuro, richiederemo requisiti anche più severi, come ad esempio la laurea».
Alla luce delle nuove regole che prevedono quindi un’attività di selezione più estesa, Ocf ha modificato da quest’anno le modalità di svolgimento della prova valutativa prevedendo appelli mensili che si tengono in alternativa a Roma e a Milano (più un appello annuale a Palermo e uno a Venezia) svolti tramite tablet, forse l’unico esempio di esame professionale su tale supporto.
Ma, questa, non è la sola iniziativa messa in campo da Ocf per dare attuazione al nuovo assetto e farlo conoscere agli investitori. Per individuare il numero dei consulenti autonomi che intendono iscriversi al nuovo Albo, è stato avviato un censimento online, nell’area pubblica del portale di Ocf . «Inoltre aggiunge Rabitti Bedogni – abbiamo avviato iniziative di educazione finanziaria, sottoscrivendo la Carta di Intenti a cura del ministero dell’Istuzione e avviando le prime iniziative nelle scuole primarie e ancora abbiamo avviato una campagna di comunicazione istituzionale per spiegare agli investitori le novità normative. Per favorire le pari opportunità abbiamo attivato il mini-sito OCF a Donna. Nonostante siano in crescita, le consulenti finanziarie abilitate all’offerta fuori sede sono appena il 20% degli iscritti». Patrizia Puliafitto