ITALIA OGGI
Le priorità che verranno discusse il prossimo 15 aprile durante il Consiglio nazionale Inrl
Un triennio per la professione
Formazione, previdenza e compensi temi centrali
Pieno riconoscimento della professione, formazione, cassa previdenziale, presidio del territorio con una strategica pianificazione della convegnistica, coinvolgimento delle istituzioni a livello locale e nazionale, internazionalizzazione, nuovo contratto di lavoro italo-europeo e fissazione di congrui parametri per i compensi professionali: sono queste le priorità dell’Inrl che rappresentano anche i passaggi chiave del mandato triennale che verrà gestito dai nuovi vertici dell’istituto eletti nel corso di un’affollata assemblea agli inizi del mese scorso.
Una agenda di lavoro che verrà formalizzata nel corso del consiglio nazionale convocato per il prossimo 15 aprile presso la sede di Roma, nel quale, dopo la relazione introduttiva del presidente rieletto Virgilio Baresi che traccerà le linee guida del programma relativo al mandato triennale 2016-2019, sono previste le relazioni dei consiglieri nazionali ai quali è stata già assegnata una proposta di delega sulle principali tematiche relative all’attività dell’istituto. E le deleghe vanno appunto dalla formazione all’internazionalizzazione, dai rapporti con le istituzioni alla «linea rosa» che ha innovato la compagine dell’istituto. Verranno così delineate le aree di intervento e le competenze specifiche dei consiglieri. «Sarà il primo atto», ha sottolineato il presidente Baresi, «di una squadra coesa e determinata che intende perseguire fin dalle prime azioni, le finalità che sono alla base del nuovo mandato triennale, con rinnovato positivo slancio associativo.
Innanzitutto va dato un concreto impulso a livello locale per un efficace proselitismo che dovrà rafforzare la rappresentatività dell’istituto su tutto il territorio nazionale e poi verranno sostenuti gli impegni in Europa con una internazionalizzazione che rappresenta uno degli obiettivi più urgenti e imprescindibili per il nostro futuro. Il legame con l’Europa, soprattutto alla luce di una normativa che innova la nostra libera professione, è troppo forte e importante per non essere rinsaldato sia a livello istituzionale che attraverso proficui rapporti con i nostri omologhi europei». Non a caso tra le priorità che i vertici Inrl hanno posto nel programma triennale figura proprio la candidatura dell’Inrl al coordinamento dei revisori legali europei. Altro passaggio-chiave del Consiglio nazionale del 15 aprile, riguarda l’accreditamento di tutti i consiglieri nazionali e successivamente anche dei delegati provinciali presso le istituzioni nazionali e locali per rafforzare quel dialogo all’istituto intende dare continuità ed efficacia per le istanze della categoria. Istanze di rilevante importanza quali la rappresentanza tributaria e la fattiva partecipazione professionale in ambito pubblico. Sempre nell’agenda dei lavori del consiglio nazionale, figura l’approccio alla convegnistica: verrà stilato un primo programma di massima per l’organizzazione di seminari di studio e convegni in varie parti d’Italia. «La nostra presenza sul territorio», ha ribadito Baresi, «rappresenta lo strumento più idoneo per stimolare il confronto nel mondo professionale ed avvicinare tanti revisori legali non ancora iscritti al nostro istituto e conoscere così da vicino la sua dinamicità e la sensibilità nei confronti delle tematiche d’attualità quali la spending review e l’assistenza alle imprese per un loro sano sviluppo».
Altre priorità che verranno certamente esaminate nel corso del Consiglio nazionale attengono all’attività del comitato scientifico dell’Inrl e alla sua preziosa opera di consulenza e contributo intellettuale e i rapporti con il sistema ordinistico e le altre realtà con le quali l’istituto ha già stretto importanti accordi, tra i quali spiccano il Microcredito e Confassociazioni.
Intanto stanno procedendo con successo i contatti per finalizzare in tempi stretti il Ccnl, che sarà il primo contratto italo-europeo nel mondo professionale del nostro paese. Così come sono allo studio le ipotesi più percorribili per innovative polizze assicurative idonee all’attività dei revisori legali i quali, con la nuova normativa in vigore, assumono ulteriori oneri in termini di responsabilità civile e penale.