PROVINCE: Province, primo salvagente ai dipendenti (La Repubblica)

LA REPUBBLICA

Province, primo salvagente ai dipendenti

Nel decreto enti locali soluzione per i lavoratori già distaccati. Arriva il taglio da 2,3 miliardi alla Sanità

ROMA. Boccata d’ossigeno per i Comuni con 100 milioni (400 in quattro anni) per sicurezza del territorio ed edilizia scolastica. Via libera al trasferimento definitivo dei dipendenti delle Province che già si trovino in una posizione di distacco presso un’amministrazione pubblica: misura che risolve solo in parte la questione dei 20mila dipendenti degli enti parzialmente soppressi dalla legge Delrio. Operativo il taglio di 2 miliardi e 352 milioni per il Servizio sanitario nazionale a partire da quest’anno. Sono questi i punti salienti del decreto enti locali composto di 22 articoli, atteso per il prossimo cdm, che Repubblica è in grado di anticipare.

Il decreto prevede un intervento per gli eventi calamitosi e la messa in sicurezza del territorio: per questa voce sono a disposizione 10 milioni (la stessa cifra sarà replicata per ogni anno fino al 2018). Per l’ediliranno la funzione di ente capofila. Arriva inoltre a risoluzione, in vista del pagamento dell’Imu del 16 giugno e dei nuovi bilanci entro il 31 luglio, il ristoro dei 530 milioni che lo Stato doveva ai Comuni per compensare la differenza di gettito dovuta al passaggio dall’Imu alla nuova Tasi. Allentamenti sono previsti per il Patto di Stabilità interno, inoltre gli enti locali potranno rinegoziare i mutui e le risorse ottenute potranzia scolasticae la bonifica dei siti contaminati dall’amianto ci saranno 40 milioni per ciascuno dei prossimi quattro anni.

Circa 20 milioni per far fronte al contenzioso dovuto a cedimenti strutturali e altri 30 milioni per i Comuni che esercitano essere utilizzate senza i vincoli del Patto stesso. Blocco dell’Imu agricola per Lecce e Oria, colpite dalla Xylella degli ulivi.

L’altra partita importante del decreto è l’avvio della soluzione per la questione dei dipendenti delle Province.

Oltre alla stabilizzazione dei “comandati” si prevede il passaggio nei ruoli dei Comuni dei membri della Polizia provinciale, che si estingue: i militi provvederanno alla vigilanza ittico-venatoria, alla tutela dell’ambiente e, naturalmente, alla circolazione. Arrivano anche 200 milioni annui nel 20152016 per il Comune di Roma in vista del Giubileo: inoltre, per finanziare il rientro del debito della Capitale, aumentano le tasse d’imbarco aereo da 1 a 2 euro a partire dal 2017.

Operativo anche il taglio di 2,2 miliardi al Servizio sanitario nazionale previsto dalla “Stabilità” del 2015. La riduzione dei costi è quella già prevista, ma il decreto la mette nero su bianco. Manca il previsto via libera della Conferenza Stato-Regioni, più volte rinviata anche a causa delle elezioni.

Per sapere dove andranno a incidere i tagli che impatteranno sulla seconda metà dell’anno, bisognerà attendere il 20 giugno, data espressamente citata dal decreto per il varo del provvedimento che deciderà diche tipo saranno i tagli (ad esempio: spesa farmaceutica, posti letto o altro da stabilire). ROBERTO PETRINI
Data: 10/06/2015

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